Carlo Tavecchio, il presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio, è di nuovo nella bufera per presunte frasi antisemite e antigay. Tavecchio le avrebbe pronunciate in una conversazione avuta con un giornalista di un sito web lo scorso giugno. Come mai la notizia è venuta fuori solo ora? Il giornalista ha spiegato di essersi accorto tardi degli insulti pronunciati dal presidente della FGIC, contenuti in numerose ore di registrazione. Mah, sarà. Sta di fatto che Tavecchio parla troppo spesso a sproposito. Oddio, non è che gli altri siano messi meglio. Blatter, il presidente mondiale del calcio, è coinvolto in uno scandalo di ruberie senza fondo, e anche quello europeo, Platini, sembra coinvolto in vicende poco chiare. Ciò non toglie che un presidente come Tavecchio sia chiaramente del tutto inadeguato per il ruolo che riveste. In ogni caso, l’intera vicenda puzza di bruciato e i contorni potrebbero rivelarsi più squallidi di quanto si pensi. L’impressione è che il tutto rappresenti bene la decadenza, anche morale oltre che culturale e sportiva, del nostro calcio, che forse sta messo peggio del Paese che lo esprime. (foto Giovanni Armenante)