E’ stato condannato a 20 anni di carcere con rito abbreviato Riccardo Viti, l’idraulico fiorentino accusato di aver violentato e seviziato, provocandone la morte, la prostituta romena di 26 anni, Andreea Cristina Zamfir, trovata lo scorso anno, sotto un cavalcavia autostradale, legata alla sbarra con dello scotch come se fosse crocifissa. Viti, ad onor del vero, si è dichiarato colpevole nonché addolorato per l’accaduto. A dire del suo difensore, Viti ha agito nella certezza che la pratica sado masochista non mettesse a rischio la vita della vittima, la quale “come le altre prostitute avevano consentito a prestarsi a quel gioco”. Sì, perché Viti era accusato anche di altri 5 episodi di violenza avvenuti tra il 2011 e 2014. La procura aveva chiesto l’ergastolo, ma il giudice è stato molto più clemente. C’è da chiedersi, ma per comminare un ergastolo quale reato bisogna commettere? Violenza sessuale e omicidio non bastano? E lasciamo stare il pentimento, che ha senso e valore solo dopo un bel po’ di anni nelle patrie galere. Ma in Italia, si sa, per la giustizia la vita, quelle delle vittime, il più delle volte vale poco. Molto poco. (foto Giovanni Armenante)
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Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.
1.10.2015 – By Nino Maiorino – Si sa, in Italia la maggioranza die giudici è “amica di Caino”, compici anche leggi strampalate. Ma vorrei vedere se ciò che è toccato alla povera ragazza, straniera e prostituta, fosse toccato ad una parente di qualche magistrato, come si sarebbe comportato quel giudice…