Politica e giustizia. A Roma, l’Amministrazione capitolina della pentastellata sindaca Virginia Raggi è sotto inchiesta per le nomine effettuate alcuni mesi fa, L’ipotesi di reato è abuso d’ufficio e l’indagine fa seguito all’esposto dell’ex capo di gabinetto Raineri. Ieri c’è stata l’acquisizione dei relativi atti in Campidoglio da parte degli investigatori. Beppe Grillo, che per anni ha postato filippiche sulla corruzione della politica e dei pubblici amministratori, si è trovato costretto a un post per difendere la Raggi, disquisendo sul fatto che non c’è stata da parte degli inquirenti una perquisizione bensì una acquisizione di atti. Come se questo fosse il problema. Nel frattempo, stamattina, è stato arrestato il capo del personale, Roberto Marra, fedelissimo della Raggi, per fatti, però, riguardanti il periodo in cui sotto il sindaco Alemanno era direttore dell’ufficio della Politiche abitative del Comune e capo del Dipartimento del patrimonio e della casa. A Milano, invece, è il sindaco del Pd, Giuseppe Sala, ex amministratore delegato di Expo, ad essere indagato nell’inchiesta sulla “Piastra dei servizi”. Il reato contestato è concorso in falso ideologico e falso materiale relativamente agli appalti legati all’Esposizione universale 2015. Per entrambe le inchieste, prima di tranciare giudizi affrettati e sommari, è meglio aspettare le risultanze delle indagini, doverose e necessarie. Questo per dire che una cosa è il rispetto delle leggi e del lavoro dei magistrati dall’avvio delle inchieste fino alle sentenze di colpevolezza o assoluzione, altra cosa è strumentalizzare politicamente il lavoro dei giudici gettando fango sulle persone prima ancora di conoscere gli sviluppi e gli esiti giudiziari. E questo vale per tutti. Per Grillo, ma non solo per lui. (foto Giovanni Armenante)
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Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.