Con la vicenda dei cori razzisti e la reazione del calciatore Muntari, per le proteste ammonito, espulso e poi anche squalificato per una giornata, il calcio italiano si è coperto di ridicolo. Sì, perché il giudice sportivo, nelle sue motivazioni, si è superato scrivendo che i “pur deprecabili cori di discriminazione razziale sono stati percepiti nell’impianto in virtù anche della protesta silenziosa in atto dei tifosi, ma, essendo stati intonati da un numero approssimativo di soli dieci sostenitori e dunque meno dell’1% del numero degli occupanti del settore, circa duemila…”. Insomma, tutta colpa della protesta silenziosa dei tifosi del Cagliari che così non hanno coperto i cori razzisti che poi riguardano solo l’1% dei tifosi, come se il problema fosse del numero degli imbecilli e non della natura e gravità del gesto. La verità è che nel calcio regna la più grande ipocrisia. Solidarietà di facciata per qualsiasi iniziativa, sciarpe e altre amenità varie per sostenere questa o quella campagna, ma nella sostanza, nei comportamenti, tutti fanno finta di non vedere o non sentire e si girano dall’altra parte, trincerandosi dietro regole e regolamenti. A Cagliari hanno fatto assai peggio degli autori dei cori razzisti quanti hanno fatto finta di non sentire, a cominciare dall’arbitro e dai suoi collaboratori, dagli addetti della Federazione calcistica fino ai responsabili della società sportiva sarda. Il verso della scimmia, infatti, lo hanno sentito solo i telespettatori in tutto il mondo. (foto Giovanni Armenante)
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Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.