La Corte d’appello di Messina ha condannato i magistrati che non bloccarono un marito violento, denunciato ben 12 volte dalla moglie, poi uccisa dall’uomo dieci anni fa. La Corte ha sentenziato che ci fu dolo e colpa grave nell’inerzia dei pubblici ministeri. Per la precisione, ad essere condannata è la Presidenza del Consiglio dei Ministri, che dovrà versare circa 300mila euro alle parti civili, così come prevede la legge sul risarcimento per la responsabilità civile dei magistrati, salvo poi rivalersi sui magistrati. Sentenza tardiva ma giusta, nella speranza che serva da esempio. Resta comunque l’amaro in bocca per una vita che poteva essere salvata con un pizzico di buona volontà, anche nella convinzione che non è questo l’unico caso in cui si poteva fare di più per salvare una donna vittima della violenza familiare. (foto Giovanni Armenante)
-
TAG
Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.
4.06.2017 – By Nino Maiorino – Sentenza esemplare che costituisce una svolta storica. E’ notorio che parte della Magistratura, come pure parte delle forze di Polizia, sono scettici alle denunce di violenza da parte delle e restii ad intervenire; forse fanno eccezione i Carabinieri, ma sostanzialmente il fenomeno viene visto con distacco, spesso nella convinzione che se la donna è vittima di violenza, tutto sommato se l’è meritata. Ecco perché plaudo alla sentenza.