La realtà è più o meno bella a secondo di come la si guarda. Insomma, è un problema di prospettiva. E’ il caso anche elle graduatorie sulla qualità della vita delle nostre città. La settimana scorsa la classifica stilata dal Sole 24 ore dava una graduatoria fortemente discordante rispetto a quella pubblicata questa settimana da Italia Oggi. Passi pure il fatto che Bolzano risulta primatista per il Sole, mentre per Italia Oggi è seconda dopo Trento, quello che stride sono i diversissimi risultati ottenuti da Milano: per il Sole 24 ore, la capitale lombarda si piazza al secondo posto, mentre per Italia Oggi è invece 49esima, con tredici posizioni in meno rispetto all’anno scorso. Lo stesso avviene per Roma: sedicesima per il Sole, 69esima per il giornale concorrente. Vero è che le differenze sono dovute ai diversi sistemi di valutazione con differenti parametri, ciò non impedisce di pensare che misurare la qualità della vita non sia solo un’operazione difficile, ma anche molto opinabile e soggettiva. A maggior ragione, però, c’è da preoccuparsi se in fondo alla classifica sono in ogni caso le città del Mezzogiorno. Per farla breve, nel fotografare le difficoltà e i ritardi del Sud sono tutti d’accordo, tranne la politica, che fa finta di non accorgersene limitandosi, quando va bene, ad alzare le spalle. (foto Giovanni Armenante)
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Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.
Di sicuro non si può continuare con sgravi fiscali agli imprenditori del sud per un altro anno e piani straordinari per l’Ilva di Taranto o la terra dei fuochi.
Il Sud ha bisogno di una politica strutturale di investimenti e di progettazione complessiva, non di straordinarietà. Quella già c’è nella sua gente.
Deve ripartire un sistema Italia che sappia elaborare le esigenze e le difficoltà del nostro territorio per farne un paese unico nella diversità. Questo invece è ancora lontano dai ragionamenti (?) della politica, di tutti i politici compresi quelli del Sud, ancora abituati a chiedere prebende per il territorio di provenienza e non a proporsi come classe dirigente dell’intero paese.