Il neo presidente americano Donald Trump sta facendo quello che aveva promesso in campagna elettorale, se non peggio. Quel che preoccupa, chi come noi non è statunitense, è la chiusura nei propri confini della più grande potenza mondiale sia politico-economica che militare. E’, sotto molti aspetti, la fine di un mondo. Quel mondo in cui siamo cresciuti con gli Stati Uniti a svolgere, nel bene e nel male, il ruolo di guardiano della democrazia e della libertà anche se questo, quasi sempre, ha significato entrare a piedi uniti nelle faccende di più di un popolo del pianeta. Insomma, in questo nuovo mondo in cui abbiamo messo piedi, più che mai serve un’Europa unita, ma non questa, tenuta insieme, e in malo modo, dalla moneta, dalle banche, dalla finanza. Serve un’Europa dei popoli, federata, con una sola moneta sì, ma un solo governo, un solo esercito, una sola politica estera. Un’Europa fondata su quei valori di libertà, di democrazia, di civiltà, di solidarietà, di accoglienza, che sognavano i suoi padri costituenti alla fine del secondo conflitto mondiale. Un’Europa che diventi per davvero gli Stati Uniti d’Europa. Con gli stati che ci vogliono stare ovviamente, quelli che non ergono muri a difesa delle loro frontiere e che non si chiudono nei loro egoismi nazionali incompatibili con l’idea stessa d’Europa come comunità nazionale continentale. Un sogno? Forse, ma comunque sempre meglio degli incubi nel pensare cosa ci aspetta per la fine di un mondo che si sgretola ogni giorno di più. (foto Giovanni Armenante)
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Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.