L’Avvocatura dello Stato si è appellata contro il risarcimento, deciso nei mesi scorsi dai giudici, a favore dei familiari delle vittime della strage aerea di Ustica del 27 giugno ’80, quando il Dc9 Itavia s’inabissò in mare tra Ponza e Ustica con 81 persone. Viene chiesto il rigetto per prescrizione o infondatezza e persino di porre a carico dei familiari il ”pagamento delle spese di lite”. E questo, come ricorda Paolo Bolognesi, presidente dell’Associazione dei familiari delle vittime della Strage di Bologna, quando “esistono già due sentenze della Cassazione che riconoscono le responsabilità dei ministeri della Difesa e dei Trasporti per la strage di Ustica, il primo per i depistaggi, l’altro per non aver garantito la sicurezza nei cieli”. Insomma, dopo che per i familiari delle vittime è costata un’immane fatica superare “il muro di gomma” per arrivare ad un minimo di verità sulle cause che provocarono la strage, oggi tocca vedersela con un altro muro, coriaceo stavolta, fatto di cavilli e della proverbiale aridità della pubblica amministrazione. (foto Giovanni Armenante)