scritto da Pasquale Petrillo - 24 Giugno 2016 08:46

Gran Bretagna addio

Ha vinto la Brexit, quindi la Gran Bretagna lascia l’Europa. E’ vero che i britannici non erano integrati in tutto con l’Unione Europea, tant’è che non erano entrati neanche nella moneta unica. E’ vero anche che ci saranno degli scossoni in termini economici e finanziari senza per questo provocare degli tsunami, ma la perdita è secca e avrà di sicuro delle conseguenze politiche. La stessa Gran Bretagna molto probabilmente rischia di saltare, visto che gli scozzesi avranno un motivo in più per reclamare la loro indipendenza da Londra, ma è altrettanto probabile che il fronte politico delle forze anti-Ue si rafforzerà alla grande, in Francia e in Italia in primo luogo. Insomma, il voto di ieri chiude un’epoca, quella dell’idea europea nata dopo la tragedia della seconda guerra mondiale e delle dittature nazifasciste. Ora tutto sarà diverso, nella speranza che la politica e soprattutto la burocrazia di Bruxelles sappiano cambiare registro e far mutar pelle all’Unione, diversamente si avvierà inesorabilmente un processo di disgregazione dalle imprevedibili e speriamo non drammatiche conseguenze per il futuro del Vecchio Continente. (foto Giovanni Armenante)

Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.

Una risposta a “Gran Bretagna addio”

  1. 24.06.2016 – By Nino Maiorino – Certo che l’uscita della Gran Bretagna, che lascia tutti frastornati, è un duro colpo per l’Unione Europea, sia perché può provocare altre iniziative analoghe (Salvini esulta e annuncia azioni in tal senso), sia perché gli effetti sono imprevedibili; gli stessi “esperti” non sanno quali pesci prendere. Il futuro per l’Unione e per tutti i popoli non sarà facile; spero solo che il sogno dei padri fondatori non vada vanificato.

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