A Roma l’ 83,5% dei vigili previsti nel turno del 31 dicembre scorso ha presentato certificato medico per malattia. Sembra che sia un modo per contestare il Comandante che ha voluto la rotazione degli incarichi come misura per fronteggiare la corruzione. Si è passati così dal rifiuto di prestare servizio straordinario alla malattia. Sarà, ma sempre a Roma sono risultati assenti anche gli autisti dell’Atac. Sui convogli della linea A della metropolitana il 31 notte erano disponibili solo 7 conducenti sui 24 necessari a garantire la regolarità del servizio. E’ l’ennesima prova di come i dipendenti pubblici devono avere una normativa diversa rispetto a quelli privati, nel senso che occorre introdurre norme particolarmente severe e criteri davvero oggettivi per licenziare gli assenteisti, i furbi e i fannulloni, e, al contrario, premiare chi il proprio dovere lo fa bene magari andando anche oltre quelle che sono le proprie mansioni e responsabilità. Insomma, se nel pubblico non si introducono criteri oggettivi di valutazione e si insiste nel far di ogni erba un fascio, gli scansafatiche e i raccomandati della politica continueranno a farla franca a danno della collettività. (foto Giovanni Armenante)