La vittoria al primo turno delle regionali in Francia della destra di Marine Le Pen è al centro del dibattito politico. Quale che sia l’esito del secondo turno di domenica prossima, Marine Le Pen ha già dichiarato di puntare all’Eliseo, vale a dire alla Presidenza della Repubblica. Un’ipotesi, quest’ultima, sempre meno remota. Ma cosa farebbe da presidente la Le Pen? Almeno a parole, in economia non è liberista com’era suo padre ed è contro la dittatura dei mercati. E’ per la pensione a sessant’anni e vuole aumentare gli stipendi più bassi, soprattutto i salari minimi. Si dichiara cattolica ma profondamente laica, non intende mettere in discussione l’aborto, è per i pieni diritti degli omosessuali, infine, vuole indire due referendum, uno per l’introduzione della pena di morte, l’altro per uscire progressivamente dall’euro. E se l’Europa restituirà parte della sovranità, allora la Francia resterà nell’Unione. Insomma, la Le Pen sa presentare e vendere bene il suo prodotto. Usa toni decisi, ma nello stesso tempo moderati, garbati, e ha una bella presenza sia da un punto di vista estetico che politico. In breve. è la leader di una destra moderna, giovanile, accattivante, che sembra aver mandato in soffitta le derive nostalgiche e, almeno all’apparenza, aver messo a regime quelle razziste e xenofobe. In conclusione, non siamo al cospetto di un bluff, di un fenomeno passeggero, bensì di qualcosa che potrebbe influenzare la politica ben oltre i confini francesi, a cominciare dal nostro Paese. La Francia, quindi, con la Le Pen è forse diventato il nuovo laboratorio politico d’Europa. (foto Giovanni Armenante)
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Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.