Apple Italia si arrende al fisco italiano e si accorda per versare nelle casse dell’Agenzia delle Entrate qualcosa come 318 milioni di euro. Per l’esattezza, il nostro fisco aveva contestato alla multinazionale ben 880 milioni di Ires non pagata. Per farla breve, l’Apple era accusata di aver venduto in Italia, ma di aver fatturato in Irlanda per godere di sconti fiscali, tanto che alcuni suoi manager sono per questo finiti sotto inchiesta da parte della Procura di Milano. A margine di questa vicenda, alcune riflessioni sembrano d’obbligo. La prima, è un doveroso apprezzamento alla determinazione e alla qualità del lavoro svolto dalla nostra magistratura e dall’Agenzia delle Entrate nel far venire alla luce l’irregolare meccanismo fiscale messo in piedi dall’Apple. La seconda, è che il nostro fisco farebbe meglio a concentrare l’attenzione sulle attività delle multinazionali, delle grandi aziende in genere e di quanti hanno redditi elevati, ma anche la possibilità di avere le prestazioni dei migliori professionisti in materia fiscale, allo scopo di scovare le irregolarità se non veri e propri marchingegni poco limpidi escogitati per evadere fiscalmente in tutto o in parte. Ne consegue che sarebbe preferibile sprecare meno tempo ed energie per i pesci piccoli, come i controlli ai piccoli commercianti o per spulciare le dichiarazione dei redditi del pensionato, e alla fine contestare loro magari solo pochi spiccioli. In conclusione, quella della lotta agli evasori fiscali deve essere soprattutto una questione di caccia grossa. (foto Giovanni Armenante)
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Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.