Nell’ambito di un rinnovamento grafico ed editoriale del nostro giornale in questa nuova stagione calcistica seguiremo la Salernitana con un distacco dalla cronaca che speriamo si possa tramutare anche in un maggiore equilibrio nel valutare le prestazioni della squadra. Provando con onestà, umiltà e spirito critico – cercando sempre di stare dalla parte del tifoso, quello vero, innamorato del calcio e dei granata ma realista – a riportare quanto visto dentro e fuori il campo di gioco.
Venezia. Prima gara dell’anno nel regno dell’incertezza quella andata in scena al “Penzo” sabato scorso. Un’isola di Sant’Elena infuocata come un girone dell’inferno dantesco (garantisce chi c’è stato che non si tratta di metafora) dove l’umidità e il caldo l’hanno fatta da padroni. Una trasferta temuta a Salerno dai tifosi e dalla società per l’entusiasmo ritrovato della piazza lagunare, per gli importanti investimenti sul mercato e per la presenza in panchina del mammasantissima Pippo Inzaghi. Invero i granata nella formazione migliore hanno retto bene la pressione e anzi hanno dimostrato un ottimo piglio provando a imbastire interessanti trame di gioco senza abbassare mai la guardia e tenendo la linea difensiva sempre molto alta. Pressing, ripartenze e costruzione dalla difesa questi gli aspetti positivi dei granata oltre la buona prestazione di alcune individualità. Sprocati brillante anche se un po’ egoista, Radunovic all’altezza della situazione e nel complesso centrocampisti ed esterni bassi molto bene. Di contro un Rosina ancora lontano parente del calciatore ammirato sino a qualche stagione fa e Bocalon non pervenuto, forse vinto dall’emozione per l’esordio nella sua città in presenza di tutti i suoi affetti più cari. Meraviglioso lo spettacolo andato in scena sugli spalti con le due tifoserie che si sono reciprocamente rese omaggio ricordando alcune figure delle rispettive curve, tra cori striscioni e feste, dimostrando ancora una volta ciò che dovrebbe sempre essere il calcio. Un encomio particolare meritano i circa 500 supporters granata che a proprie spese in un sabato di fine estate hanno gremito le gradinate in una trasferta molto impegnativa.
Tornando al campo (tutti avremmo firmato per un pareggio sabato pomeriggio) non è il caso di trarre conclusioni affrettate, la prima gara può essere una pia illusione, ciò che lascia ben sperare è la personalità messa in campo dagli uomini di Bollini e la certezza che la Salernitana proverà a giocarsela su ogni campo. In attesa degli aggiustamenti che la società riuscirà a garantire nelle ultime ore di mercato.
Il cammino sarà molto impegnativo quest’anno, con le solite espressioni trite e ritrite si parla di serie “A2”, banale dire che ogni campionato fa storia a sé. Intanto va preparata la prima casalinga di lunedì sera contro la Ternana; squadra profondamente rinnovata e società nuova, che arrivando dalla provincia di Latina (l’anno scorso la proprietà gestiva l’Unicusano Fondi, sorpresa delle serie D) ha portato entusiasmo competenza e risorse economiche. La Ternana è ancora un cantiere aperto ma ha dimostrato di avere già una buona organizzazione impattando la prima casalinga contro la corazzata Empoli. Alla fine la Ternana poteva anche perdere ma per larghi tratti ha dominato e se Finotto (il maggior pericolo per la retroguardia granata lunedì prossimo) avesse raddoppiato ora scriveremmo un’altra storia.
Non possiamo chiudere senza fare riferimento al ritorno da protagonista di un grande del calcio, un eroe senza tempo e senza patria, quel Zeman, che transitato anche da queste parti senza fortuna, ha riportato zemanlandia nel cuore di Pescara scherzando con la neopromossa Foggia (la squadra del miracolo Zeman) dell’allievo Stroppa e trasformando una gara di calcio in uno spettacolo molto piacevole (5-1 risultato finale per gli abruzzesi). Spettacolo proseguito in sala stampa con la conferenza simultanea dell’allievo (Stroppa) e del maestro (Zeman) che tra gag molto ben riuscite e il ricordo di Franco Mancini, altro ex granata, ha regalato davvero la pagina più bella della prima giornata cadetta. Se le premesse sono queste assisteremo di certo ad un grande campionato. E Buon divertimento a tutti.