scritto da Vincenzo Paliotto - 13 Aprile 2019 09:53

Sport Gli Amarcord in Biancoblu di Vincenzo Paliotto: Cavese – Reggina

foto Gaetano Guida

Non si incontrano in un campionato di Serie C ormai da ben 35 anni, ma la sfida tra Cavese e Reggina ha messo in palio sempre qualcosa di particolarmente importante ogni volta che le due formazioni si sono incontrate.

L’ultimo precedente in terza serie risale alla stagione del 1984/85, con la cavese appena ritornata in Serie C1 dopo i fasti della cadette ria. Era appena la seconda giornata di campionato, ma il match era allo stesso tempo già estremamente importante. Infatti, la Cavese vinse di misura ed al ritorno ottenne un pareggio a reti bianche a Reggio Calabria e la formazione aquilotta si salvò in quella occasione proprio per la classifica avulsa.

Il match lo risolse proprio Peppino Pavone dagli undici metri al 58’, condannando la squadra di Claudio Tobia. Sugli spalti oltre 6.000 spettatori ed il reggino Vittiglio nel finale espulso per ingiurie ad un segnalinee. La Cavese di Romeo Benetti scese in campo con: Oddi, Bobbiesi, Carnevale, Andreoli, Gregori, Malisan, Urban, Malaman, Anastasio, Pavone e Fratena. Benetti tenne in panchina per tutta la partita Gianluca Signorini, immenso giocatore, che poi divenne un pilastro di quella squadra.

La prima volta, invece, le due squadre si incrociarono in IV Serie nel lontano 1952/53 e la Cavese pure prevalse di misura con un gol di Gullo, il giocatore dei gol importanti. Nel 1955, invece, si registrò l’unico successo dei reggini con gol di Gatto agli ordini di Dolfin. Poi una lunga assenza di confronti fino alla stagione di Serie C del 1977/78. E’ una vittoria della Cavese per 2-0 con un inspirato Pierino Burla. Anche nella stagione successiva, questa volta di Serie C1, finì con un pareggio: 2-2 con reti aquilotte di Bucciarelli e di Lele Messina, autore di ben 16 gol stagionali, e di Benatti e Pianca per gli ospiti. Una grande sfida sulle panchine: su quella metelliana c’era Corrado Viciani e su quella reggina il mito Juan Valentin Angelillo.

La Cavese ottenne poi una nuova vittoria nel 1980, sgambettando la Reggina nella rincorsa verso la Serie B. Gabriellini al 9’ e Braca al 17’ stordirono la formazione di Buffoni, regalando un brutto dispiacere alla formazione amaranto. Soltanto nella ripresa Ferri accorciò le distanze. Ed un’altra vittoria fondamentale giunse puntuale nelle prima giornate della stagione del 1980/81. La Cavese aveva già piegato l’Arezzo e quindi impattato a Livorno e alla terza giornata castigò anche la Reggina di misura, con un gol dell’ex-catanzarese Adriano Banelli al 64’, un piccolo fuoriclasse a disposizione di Rino Santin, ai danni del malcapitato estremo difensore Navazzotti.

Era quella una Reggina ambiziosa con Adriano Buffoni in panchina ed Ignazio Arcoleo in campo.
Poi il digiuno di confronti, dopo la parentesi del 1984/85, durò addirittura fino alla stagione del 2015/2016, quando le due formazioni si ritrovarono in Serie D e la Reggina venne sconfitta per due volte a Cava de’ Tirreni.

Nella regular season la Cavese si impose per 2-0, grazie alle reti del capitano Claudio De Rosa al 75’ dagli undici metri e di Vincenzo Varirale all’81’ e quindi si affrontarono successivamente nella semifinale dei play-off con una nuova vittoria metelliana. La partita fu preceduta da scontri tra le opposte tifoserie, ma poi la Cavese si aggiudicò il passaggio alla finale con i gol di D’Anna e del giovane difensore centrale Mansi, che poi avrebbe maturato esperienze a Malta nel FC Mosta.

La Reggina accorciò soltanto le distanze con Oggiano, che poi dopo due stagioni sarebbe approdato proprio alla Cavese. (fonte Cavese 1919 http://www.cavese1919.it/)

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