scritto da Giovanni Scannapieco - 15 Settembre 2023 16:37

Spagna, violenze di genere senza tregua

La Spagna non sta trovando un attimo di tregua in merito alle violenze di genere e al sessismo. Sebbene il problema della violenza di genere sia stato sempre presente e in molti casi ‘occultato’ a causa della mentalità retrograda, nella nazione iberica si sta assistendo a un vero e proprio scenario di rivolta, affinché possa prevalere la tutela delle donne e l’allontanamento da un pensiero che prevede la reificazione delle stesse.

Il tutto è cominciato a Sydney il 20 agosto: Jenni Hermoso, calciatrice militante nel Barcellona, ha ricevuto un bacio senza consenso da Luis Rubiales, capo della federazione spagnola. L’atto ha suscitato uno scandalo mediatico così forte che perfino Pedro Sánchez e Gianni Infantino hanno preso posizione a riguardo: se il presidente della FIFA ha voluto ricorrere a sanzioni contro l’ex calciatore del Levante, il presidente del Governo di Spagna ha usato parole molto dure, definendo le sue scuse “inaccettabili e inadeguate”; Rubiales si è subito difeso, affermando che quel gesto l’avrebbe potuto fare anche con un calciatore o perfino con le sue figlie.

Un momento di gioia, a parere dell’ormai ex capo della RFEF e della sua cerchia familiare, che è stato compromesso dalle critiche ed è stato interpretato come un abuso. Queste critiche hanno generato peraltro reazioni che hanno rasentato il ridicolo: lo stesso uomo si è difeso facendo circolare un video in cui le calciatrici parlavano in maniera scherzosa dell’accaduto, mentre la madre ha indetto uno sciopero della fame barricandosi nella Chiesa della Divina Pastora di Motril (Granada, Andalusia).

Ha provato a resistere, ma alla fine ha dovuto accettare tale situazione: dimissioni arrivate e si cambia pagina.
E invece no! La violenza purtroppo esiste e resiste, a tal punto che sarebbe relativamente difficile ‘estirparla’ dalla società; come un neo è un difetto di essa e continua a fare danni anziché marcire imperturbata.

È infatti recente lo scandalo di giovani che militano nella cantera del Real Madrid, i quali sono stati arrestati in merito alla diffusione di un video a sfondo sessuale ai danni di minori.

L’arresto è avvenuto a Valdebebas, dove la Guardia Civil ha interrotto l’allenamento per fermare i tre colpevoli, dopo che la denuncia è stata sporta il giorno 6 settembre.
Questi eventi fanno riflettere perché capitano ancora malgrado la promulgazione di diverse leggi (tra queste si può menzionare la legge «solo sí es sí» del Governo Sánchez II).

Si potrebbe dubitare allora dei metodi di comunicazione, invece è tutta una questione di educazione: il rispetto e la sensibilità mancano, bisognerebbe partire da questi due aspetti affinché vi sia una presa di coscienza da parte di tutti e venga carpito il significato delle azioni.

Non “perché il sistema ci vuole così” – potrebbe dubitare qualcuno –, ma per riuscire a uscire da uno stato di minorità che è tuttora vigente.

Studente presso l’Università degli Studi di Napoli L’Orientale, appassionato di lingue e culture straniere, ma soprattutto un aspirante mediatore culturale con tante idee e tante prospettive per il futuro. Senza dimenticare l’amore per la sua Cava.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.