Giornata meravigliosa di sport quella vissuta a Salerno nella vigilia pasquale: lo splendido clima in città, registrato sin dalle prime ore pomeridiane, con frotte di tifosi baresi festanti e colorati, anima ogni angolo dei quartieri, dal centrale corso alle zone più periferiche. Il gemellaggio tra le tifoserie di Salernitana e Bari contribuisce a scrivere davvero una pagina indimenticabile.
Spirito olimpico trasferito poi sugli spalti in una gara emozionante e scoppiettante, come poche, che ha lasciato però l’amaro in bocca della frustrazione ai tifosi granata, in una serata di passione.
Prima frazione. 17.651 spettatori paganti coreografia da brividi e ambiente fantastico ad accogliere i calciatori in campo. Menichini schiera un 4-3-3 speculare rispetto al Bari con la grande novità di Pestrin titolare. Terracciano in porta; Ceccarelli, Bernardini, Empereur e Rossi dietro; Odjer, Pestrin e Bovo in mezzo; Gatto e Nalini sugli esterni alle spalle di Coda. Partono meglio gli ospiti, i granata sono subito alle corde e non riescono ad uscire dalla propria trequarti. I primi minuti del Bari sono da categoria superiore, la Salernitana sembra un pugile già suonato col solo merito di non capitolare: in particolare su un batti e ribatti in area intorno al 15’ che solo per caso non significa vantaggio ospite.
La Salernitana prova a rispondere con le armi – poche e disordinate – disponibili, Gatto ci prova di punta ma Micai non si fa sorprendere. Intanto Nalini si arrende ancora ai suoi acciacchi, fisici e non solo, lasciando spazio a Donnarumma; i ritmi rallentano in attesa del riposo ma prima, un veloce quanto inatteso botta e risposta, accende il finale. Cross dalla sinistra deviato da Bernardini e Dezi sul secondo palo è lesto a battere Terracciano. Neanche il tempo di prendere fiato e i padroni di casa pareggiano con Donnarumma, sontuoso di testa su imbeccata da destra di Gatto. 1-1 e bevanda calda per tutti nel riposo.
Secondo Tempo. La temperatura scende ma in campo il termometro sale di brutto. Quanto succede tra il 7’ il 19’ ha dell’incredibile: uno spot entusiasmante per il calcio e per la Lega B. Il Bari passa in vantaggio su tiro di Rosina deviato di (e con) posteriore da Sansone, in evidente posizione di fuorigioco. I granata si rovesciano avanti, straordinario Micai su colpo di testa di Ceccarelli, e prestano il fianco ai “Galletti” che alla prima ripartenza a difesa sguarnita insaccano con Maniero il goal del 1-3. Gara pazza e meravigliosa: Pestrin all’11’ torna in panca per Zito, Coda subito dopo accorcia le distanze su assist volante di Odjer.
Passa ancora un minuto e un incredibile Donnarumma trova il goal del pari su servizio di Gatto con una prodezza da antologia: ingresso in area da sinistra, controllo stop e tiro in caduta ad incrociare sul secondo palo. Siamo poco oltre il 15’ della ripresa sul 3-3 con l’Arechi ebbro di gioia.
Non c’è tempo per rifiatare, il Bari si rituffa in attacco e sugli sviluppi di calcio d’angolo con ancora la complicità della difesa Dezi segna la personale doppietta e il definitivo vantaggio per gli ospiti: è il 19’ col risultato 3-4 a favore del Bari. Stavolta la Salernitana accusa il colpo e complice la fatica, alcune scelte tardive del mister, l’ingenua espulsione di Odjer, non riesce ad imbastire alcuna trama offensiva degna di nota e il risultato non cambia più. Matura così la seconda sconfitta casalinga consecutiva.
La Nota. Gatto e soprattutto Donnarumma (subentrato al 23’) i migliori in campo. Altri pur facendo del loro meglio si sono mostrati inadatti al cospetto di una squadra forte veloce e tecnicamente dotata. Male il centrocampo, peggio la difesa. Odjer non è dispiaciuto ma pesa come un macigno la doppia ingenua ammonizione subita, di fatto il segnale di resa della squadra. Probabilmente ci sta mettendo del suo anche il tecnico che complice una situazione critica commette qualche errore di valutazione e tarda sempre le scelte.
Sala stampa. Comprensibilmente poca la voglia di parlare: “Purtroppo passano le partite ma continuiamo a commettere errori che ci costano carissimo. – queste le parole di Menichini – Anche oggi ci siamo fatti prendere dalla troppa voglia di far bene e questo ha finito per girarci contro. Di fronte avevamo una squadra che in contropiede può far male a chiunque, ma noi dobbiamo migliorare in fase di possesso palla”. Il mister ha quindi concluso: “Ogni gara che passa è un’opportunità in meno per recuperare. L’unica medicina che conosco è lavorare per provare a migliorare il nostro rendimento”.
Patron Mezzaroma deluso e amareggiato commenta la gara: “Dobbiamo migliorare ancora tanto, ma la prestazione di stasera mi lascia fiducioso per il futuro. La squadra gioca, ma purtroppo in questo periodo la fortuna non gira dalla nostra parte. Non dobbiamo mollare e bisogna crederci fino alla fine”. “I tifosi hanno tutto il diritto di manifestare il proprio malcontento – ha concluso Mezzaroma – l’importante è rimanere sempre nei canoni della civiltà”.
La strada è sempre più in salita bisogna lavorare a testa bassa facendo sempre il massimo. Prossima uscita, domenica 3 aprile, a Novara, lontana in trasferta e in classifica, nella speranza che le altre aspettino ancora.