Orgoglio e passione non solo il titolo di un film di Kramer del ’57, anche gli ingredienti di una gara che si pensava più agevole per i ragazzi di mister Torrente. L’orgoglio (anche nello striscione di alcuni bambini in tribuna) manifestato nel grande senso di autostima dei granata che rimasti in dieci alla mezz’ora del primo tempo hanno mostrato tutte le loro capacità tecnico-tattiche per carattere ed esperienza; la passione del pubblico – presenti circa diecimila tifosi – che nel momento di massimo sforzo della squadra ha sostenuto senza soluzione di continuità i dieci leoni rimasti in campo. Ingredienti di una sfida sempre in bilico.
La cronaca. Salernitana confermata in blocco negli uomini e nel modulo, Trevisan per lo squalificato Schiavi e 4-3-3. La Ternana affidata al sig. Avincola, dopo le dimissioni di Mimmo Toscano, risponde con un 4-2-3-1. La Salernitana deve ritrovare la via della vittoria dopo la cocente sconfitta casalinga con lo Spezia. Partono bene i granata con l’occasione di Gabionetta che al 17′ ci prova con un destro dal limite dell’area finito sul fondo. Poco dopo al 21′ la Ternana risponde con Ceravolo, che approfitta di uno svarione difensivo salernitano, ma l’attento Terracciano libera l’area di rigore. La Salernitana al solito si appoggia molto sull’estro di Gabionetta: il brasiliano tra il 26′ e il 27′ mette paura a Mazzoni prima su calcio di punizione e poi con una splendida rovesciata di poco a lato alla sinistra dell’estremo difensore. Al 29′ i granata restano in dieci per il secondo, ingenuo e sacrosanto, giallo subito da Trevisan; il primo tempo, con la Salernitana ridisegnata con il 4-4-1, senza ulteriori grosse emozioni si chiude sullo 0–0.
La ripresa comincia nel migliore dei modi, la Salernitana al 2’ passa: su punizione di Moro (alla duecentesima presenza in B) sponda di Eusepi, la sfera arriva a Franco che scarica un sinistro rabbioso sotto la traversa. L’illusorio vantaggio dura appena un minuto, al 3′ Ceravolo salta troppo facilmente la difesa granata – per ultimo Lanzaro – e con un chirurgico diagonale trafigge Terracciano. La Salernitana ha il merito di continuare a crederci e meritatamente ritrova il definitivo vantaggio con una straordinaria giocata del suo uomo migliore. Al 24′ Gabionetta ruba palla sulla trequarti con un tackle rabbioso e pulito e avanzando qualche metro piazza nell’angolino dove Mazzoni non può arrivare. I granata soffrono nel finale alzando una Maginot nella propria area: magistrale un salvataggio di Pestrin, dopo un salvataggio di Franco. Al 4′ minuto di recupero Avenatti spreca invece clamorosamente da posizione favorevolissima, così la quinta rete stagionale di Gabionetta, in altrettante gare, regala alla Salernitana la seconda vittoria in questo campionato.
I Protagonisti. Ancora Pestrin (nella foto), sempre Pestrin, tra i migliori, uomo ovunque e uomo squadra. Benissimo Gabionetta, tutto quello che tocca diventa oro, ottimo anche Moro che sembra più a suo agio da interno puro e citazione positiva anche per il rientrante Franco che oltre al goal sciorina una buona prestazione in entrambe le fasi. Discreta anche la gara di Terracciano che garantisce sicurezza e risponde sul campo alle critiche piovutegli forse prematuramente addosso. Squadra nel complesso ancora sottotono, la speranza è che sia una scelta di preparazione atletica mirata.
Sala stampa. Dopo gara scintillante con presenze delle grande occasioni. Apre un Pestrin sorridente: “Nel primo tempo abbiamo interpretato male la partita: abbiamo concesso campo e non siamo riusciti ad essere propositivi come volevamo. Una volta in dieci ci siamo compattati e abbiamo conquistato una vittoria sofferta, ma meritata. Al di là del risultato, speriamo di chiudere sempre in undici le prossime partite perché in inferiorità numerica si fa inevitabilmente più fatica”. Prosegue un contento Torrente: “Abbiamo iniziato male, timorosi e subendo l’iniziativa della Ternana. Abbiamo fatto un passo indietro rispetto alle prime prestazioni della stagione, ma sono soddisfatto dello spirito dei miei ragazzi e della voglia di non mollare fino alla fine. Dobbiamo migliorare sotto il profilo del fraseggio e dei movimenti senza palla, per agevolare il lavoro degli attaccanti e permettere loro di andare maggiormente in profondità”. Che aggiunge: “Penso che si vedranno passi in avanti dal punto di vista tattico quando tutti, soprattutto quelli arrivati negli ultimi giorni di agosto, raggiungeranno una condizione fisica migliore. Come più volte specificato, qualora dovessi accorgermi che con qualche cambiamento potremmo far meglio, non avrò alcun problema ad adottarlo”.
Chiude l’anfitrione Lotito sempre più a suo agio dietro i microfoni: “Questa squadra ha bisogno di essere stimolata e in questo anche il pubblico può fare la sua parte. Nel primo tempo abbiamo avuto un atteggiamento remissivo poi, anche con l’apporto dei nostri tifosi, abbiamo ritrovato furore agonistico e siamo riusciti a portare a casa questa vittoria”. Queste le prime parole del patron che ha ulteriormente aggiunto: “Abbiamo grandi potenzialità e spirito di gruppo; lo dimostra il fatto che per la terza volta non abbiamo perso pur giocando in inferiorità numerica. La squadra è stata allestita per giocare con questo modulo e quando tutti raggiungeranno una condizione fisica accettabile riusciremo sicuramente ad essere più pericolosi”.
Di buono i tre punti e il temperamento mostrato per l’inferiorità numerica e per il pareggio subito immediatamente dopo il goal del vantaggio. Se la squadra non fosse fatta della pasta giusta per affrontare la categoria non avrebbe retto al doppio contraccolpo psicologico, ma questi ingredienti da soli non bastano a garantire l’auspicata salvezza tranquilla e qualche soddisfazione contro le grandi della Serie B. Il trittico settimanale si conclude comunque nel migliore dei modi, appuntamento per l’anticipo serale di venerdì 2 ottobre nell’insidiosa trasferta di Crotone. È proprio vero la B non annoia e gli esami non finiscono mai!