Una grande giornata di calcio al cospetto dei diecimila fedelissimi che seguono sempre la Salernitana in casa. Clima ideale e grande attesa per il ritorno del nuovo vecchio allenatore Menichini all’esordio sulla panchina granata in serie cadetta. Le attese non sono andate deluse.
Cronaca. Schieramento speculare rispetto alla fallimentare trasferta spezzina, 4-3-3, con piccoli accorgimenti tattici e qualche interprete diverso. Terracciano in porta, difesa con Ceccarelli, Bernardini, Empereur e Franco; in mezzo il rispolverato Pestrin con Odjer e Zito; avanti confermati Coda e Oikonomidis con Donnarumma titolare a sostituire lo squalificato Gabionetta. Il Pescara è squadra in gran forma reduce da 7 vittorie consecutive e arriva a Salerno per continuare la striscia di risultati utili: cominciano bene gli uomini di mister Oddo mettendo presto in difficoltà i granata che pur soffrendo si compattano e rispondono colpo su colpo agli attacchi ospiti.
Dopo dieci minuti ci prova Coda, il suo tiro si spegne alto sulla traversa. Al 17’ il primo bivio del match: Donnarumma si fa largo in area e viene messo giù da Fiorillo. Rigore sacrosanto, trasformato con freddezza da Coda che spiazza il portiere. Il tempo di rifiatare e il Pescara si porta sul risultato di parità. Caprari al 25’ mette bene in mezzo per Lapadula che supera troppo agevolmente Empereur e Franco e infila Terracciano.
La Salernitana non sembra accusare il colpo più di tanto e riprende a giocare la sua buona gara. Ci prova ancora Coda ottimamente imbeccato da Odjer, ma il suo tiro è destinato all’esterno della rete. Tocca poi a Zito su punizione impensierire Fiorillo che ribatte a fil di palo; più tardi è ancora Zito a rendersi protagonista, stavolta in negativo, commettendo un fallaccio cattivo quanto inutile che sul finire del tempo lascia i granata con l’uomo in meno.
La ripresa riparte con gli stessi effettivi e la Salernitana, sorretta sempre alla grande dal suo pubblico, tiene ancora bene il campo finché non viene ristabilita la parità numerica con l’espulsione di Caprari per somma di ammonizioni.
La gara esplode: la Salernitana si rovescia in avanti in cerca del goal ma su un rilancio della difesa un’errata valutazione di Bernardini, fin lì impeccabile, spalanca la via della porta a Lapadula che trova sul secondo palo il neo entrato Verde pronto a siglare il suo primo goal in serie B. I Granata non mollano e possono subito pareggiare su rigore, ma stavolta Coda si fa ipnotizzare da Fiorillo che neutralizza la conclusione centrale.
Squadra viva volitiva e mai doma quella di casa che trova il meritato pareggio con una splendida azione corale: Pestrin, sontuoso, lancia Ceccarelli sulla destra che al volo mette in mezzo dove Donnarumma di petto accompagna la sfera in rete, per l’apoteosi sotto la Curva Sud.
C’è ancora tempo per altre emozioni e purtroppo per il secondo corretto rosso a danno dei granata, stavolta per Empereur autore di un’entrataccia a gamba alta sull’avversario con la sfera ormai fuori dal terreno di gioco. 4’ di recupero e il sig. Aureliano di Bologna chiude la contesa.
La nota. Non sarebbe corretto, né probabilmente rispondente al vero, riconoscere particolari meriti a Menichini per la prestazione gagliarda e volitiva dei suoi uomini, rimane però l’impressione che ci sia stata almeno una prima reazione psicologica al cambio di guardia. Probabilmente c’è stato anche qualche piccolo accorgimento tattico: un pressing più ragionato, Donnarumma più vicino a Coda e un possesso palla che non si era mai apprezzato nella precedente gestione tecnica. Tocca però aspettare qualche gara per capire se si può parlare di vera e propria svolta.
Sala stampa. Tanto per dare un’idea del clima post-partita, a domanda diretta mister Oddo ha risposto di non ritenersi soddisfatto del risultato. Un Lotito invece meno esplosivo del solito, ma forse solo stanco, ha sottolineato: “La grande determinazione, lo spirito di gruppo, la predisposizione al sacrificio da parte di tutti gli uomini che finalmente – ha aggiunto – giocano col sorriso.” Stuzzicato ulteriormente il patron ha concluso col solito refrain: “Ho preso in mano la situazione mettendoci la faccia e dopo aver cambiato nove uomini ho dovuto cambiare anche allenatore visto il perdurare di approccio e atteggiamento in campo”.
Menichini sorridente e a proprio agio, quasi a riprendersi la scena che gli era stata ingiustamente tolta in estate, si è detto soddisfatto della gara. “Ottima prestazione – queste le sue parole – contro una candidata alla promozione diretta. Ho molto apprezzato lo spirito messo in campo dai ragazzi. Devo dire che non ci possiamo permettere di regalare uomini agli avversari, lo avevo rimarcato in questi pochi giorni, ma probabilmente non sono stato chiaro.” Il mister di Ponsacco ha poi aggiunto: “Dobbiamo evitare ingenuità come quella di Bernardini, autore invero di una grande gara, sul secondo goal; la testa conta tanto perché è la testa che comanda le gambe.”
Testa o gambe, o magari entrambe, la differenza si è subito vista in campo con una squadra viva, mai doma e non rassegnata che ha bisogno di tanti risultati utili consecutivi perché la classifica rimane molto deficitaria. E le prossime gare non saranno semplici…