Salernitana 0 – Spezia 2: brutta Salernitana, vittoria legittima dei liguri!
Caldo e mal di testa. Queste le sensazioni provate all’Arechi dai 12.000 fedelissimi assiepati sulle tribune nonostante l’afa e le temperature tropicali. Mal di testa e caldo che (speriamo!) hanno condizionato anche la formazione di casa, troppo brutta e lontana parente della Salernitana ammirata nelle prime due giornate. Gara iniziata nel peggiore dei modi e proseguite pure peggio. Vediamo come.
Prima frazione. Con qualche minuto di ritardo rispetto al programma canonico il sig. Saia di Palermo fischia l’avvio delle ostilità in un’abnorme calura e con una cappa di umidità, calata sul principe degli stadi, che ha sicuramente condizionato l’incontro. Il trainer ospite, Bjelica, cambia per l’occasione modulo lasciando il solo scaltro ed esperto Calaiò ad impensierire la retroguardia granata, lavoro peraltro svolto egregiamente dall’attaccante. Infoltite invece le batterie degli esterni che mettono molto in difficoltà Colombo da un lato e Rossi dall’altro.
Torrente invece conferma il modulo con qualche novità negli interpreti, non del tutto attesa. Terracciano, portiere appena arrivato da Catania, subito in campo e Rossi titolare sull’out difensivo di sinistra con retrocessione rispettivamente di Strakosha e Franco in panca. L’avvio è tutto di marca bianconera, la Salernitana è palesemente sorpresa dall’atteggiamento ospite e per circa mezz’ora praticamente non vede la sfera. Non sorprende dunque il vantaggio spezzino con Brezovec che dai venti metri colpisce, sul proprio palo, un non impeccabile Terracciano, che registra l’infelice primato di subire goal al primo tiro.
Un minuto prima da distanza ravvicinata Situm spara alto a tu per tu con il portiere. Baricentro basso, squadra sfilacciata, centrocampo lento e attacco nullo: nessun elemento fa intravedere una reazione granata e fino al 40’ la diligente e disciplinata squadra ligure controlla agevolmente la confusionaria e sterile offesa dei ragazzi di Torrente. Al 41’ il primo tiro (sic!) verso la porta ospite è di Pestrin, non proprio la sua specialità, difatti la sfera sorvola abbondantemente la traversa e si spegne nei meandri della Sud che non smetterà mai di incitare i suoi beniamini.
Quando le cose vanno male, rischiano di andare pure peggio: Lanzaro poco prima è costretto a lasciare il terreno di gioco per infortunio, rilevato in campo da Trevisan, al suo esordio stagionale. Niente altro, prima della pausa, dopo 3’ di recupero.
Secondo Tempo. Nessun cambio alla ripresa delle ostilità; ci prova finalmente Coda con un tiro innocuo per l’attento Chichizola, prima di lasciare al 7’ mestamente il campo ad Eusepi. Al 9′ della ripresa Rossi va via sulla sinistra e serve al centro Gabionetta, ma il tiro del brasiliano finisce sul fondo.
Finalmente la Salernitana regala qualche segno di risveglio pur nelle difficoltà di organizzare giocate fluide. Torrente prova quindi a giocarsi il tutto per tutto considerata la fatica ad avvicinarsi all’area di rigore ligure, toglie Pestrin, già ammonito e già a rischio espulsione, e inserisce Troianiello. Qualcosa succede, almeno riguardo al predominio territoriale; anche se si presta il fianco alle ripartenze ospiti. Al 24′ ci prova di testa Eusepi; al 31′ invece doppia occasione per lo Spezia che, con Catellani prima – subentrato a Situm – e Kvrzic poi, sfiora il raddoppio. Secondo goal che arriva al 38′ con un’azione di Catellani, ottimamente imbeccato da Calaiò, che batte Terracciano in uscita.
La Salernitana avrebbe anche la chance per rientrare in partita, ma al 40′ Eusepi manda sul palo un calcio di rigore generosamente concesso per un dubbio fallo di mani in area di rigore. Rimane ancora il tempo per un’altra occasione spezzina e per un rigore reclamato dai liguri ma non concesso dall’arbitro. Dopo 4’ di recupero e di calcio accademico il fischio liberatorio mette fine ad una gara cominciata male e finita peggio.
I Protagonisti. Confusione totale in campo per (mancata!) qualità del gioco e per un siparietto che non era opportuno mostrare: Pestrin e Sciaudone, entrambi protagonisti in negativo, al termine della prima frazione di gioco si sono mandati letteralmente a quel paese con spintoni da ambo le parti, separati a fatica dai compagni. Questo è il calcio che non piace e che Salerno non merita di vedere. Protagonisti assoluti invece tra gli ospiti Calaiò Situm e Brezovec che hanno sistematicamente messo in difficoltà la difesa granata ad ogni accelerazione.
Sala stampa. Patron Lotito, letteralmente imbufalito, passa nella mix zone senza voler rilasciare alcuna dichiarazione, ma decide di far sentire la sua mano imponendo il ritiro alla sua formazione.
“Oggi abbiamo fatto sicuramente un passo indietro, ma devo dire che sono dispiaciuto più per il risultato che per la prestazione. – le parole di Torrente ai giornalisti – Lo Spezia ha avuto rispetto della Salernitana, giocando per la prima volta un calcio di rimessa e approfittando degli errori che abbiamo commesso. Nella ripresa la squadra ha reagito, rischiando qualcosa in più in fase offensiva, ma purtroppo siamo stati puniti di nuovo. È stata una giornata no, ma non ci eravamo illusi dopo la vittoria con l’Avellino e non faremo drammi dopo questa sconfitta”. “È solo la terza giornata. C’è da lavorare, mi conforta che, sotto di due gol, la squadra non ha mollato, provando a riaprire la gara. – chiude così il mister granata – È da qui che dobbiamo ripartire, già da martedì a Pescara”.
“Nel primo tempo non abbiamo sfruttato molto l’ampiezza. Nella ripresa abbiamo fatto un po’ meglio pur non creando tantissimo, ma purtroppo abbiamo preso il secondo gol proprio per esserci sbilanciati troppo. C’è sicuramente da migliorare e possiamo farlo solo lavorando”. Questo il commento di Riccardo Colombo al termine di Salernitana – Spezia. “Non sono ancora al massimo della forma, ho bisogno di tempo, anche se sono venuto fuori alla distanza. Bisogna avere pazienza, il campionato è lungo e possiamo ben dire la nostra.”
Mancano tante partite e non è il caso di accendere campanelli di allarme. Probabilmente il vero campionato della Salernitana comincia ora con una nuova prospettiva sul cammino che l’aspetta. Lo Spezia è squadra rodata e di esperienza, specchio fedele della vera dimensione cadetta. La Salernitana, intesa come società ambiente e squadra, deve fare tesoro della lezione e modulare l’approccio alle gare puntando più al pragmatismo non perdendo di vista il vero obiettivo della stagione: salvare la categoria! Mantra ripetuto ad ogni piè sospinto dal navigato ds Fabiani. Martedì a Pescara e sabato di nuovo all’Arechi, contro la Ternana, per testare il polso alla squadra.