“Questa mattina per fortuna c’è un’aria diversa Il sole coi suo raggi penetra dalla finestra, quant’è bella la mia terra…” risuonano profetiche le parole del rapper Rocco Hunt tra i vicoli e le strade della città risvegliatasi incredula con un vantaggio più consistente sugli immediati inseguitori sanniti – salito a 5 punti – dopo la vittoria granata al “Torre” di Pagani per 1-0 e la contemporanea identica sconfitta del Benevento a Lecce. Sorpresa la città e, prematuramente in festa, perché erano in pochi a credere in uno stop della squadra di Brini nel Salento dopo le defezioni importanti, tra infortuni e squalifiche, per i ragazzi di mister Bollini, privo di ben sei titolari.
Salerno dicevamo sorride, festeggia e comincia ad assaporare il dolce gusto della serie B. L’entusiasmo contagioso si è già scatenato con mobilitazioni sui social, per manifestare sostegno e calore agli uomini di mister Menichini, tra inviti a presenziare agli allenamenti ed esortazioni ad esporre un vessillo o comunque qualsiasi cosa inneggi alla squadra di calcio. Salerno vivrà la Pasqua in un clima di euforia che mancava da tanto tempo in città.
Il vantaggio maturato nel turno infrasettimanale pre-pasquale rappresenta un margine importante sul quale costruire il resto del campionato benché manchino ancora 5 giornate, con alcuni impegni proibitivi, in un cammino lungo e pieno di insidie, come abbiamo avuto modo di vedere lungo il corso dell’anno. I 5 punti sul Benevento pertanto non devono rappresentare un margine per cullarsi sugli allori, ma una garanzia alla squadra per un avvicinamento agli impegni mancanti senza l’ansia da prestazione che spesso ha assillato i granata. Un approccio alle gare con la serenità di poter fare il proprio gioco e raggiungere l’obiettivo finale. Ricordiamo che la Salernitana dovrà ancora affrontare Lupa Roma, Juve Stabia, Barletta, Messina e Casertana alternativamente in casa (tre gare) ed in trasferta dovendo collezionare, per la matematica certezza, della B 10 punti; uno score che si renderebbe necessario in caso di filotto di vittorie del Benevento.
La nota. Non è tempo di bilanci ma una riflessione va fatta. La Salernitana si è resa protagonista di un campionato mostruoso e solo la contemporanea grandissima stagione del Benevento non ha permesso di ritenere già chiuso il discorso promozione. 73 punti in 33 giornate rappresentano un record per la categoria difficilmente eguagliabile, oltre che un record assoluto per la squadra granata. Per avere un riferimento con gli altri gironi di Lega Pro, a parità di partite disputate, le prime della classe veleggiano a circa 10 punti in meno rispetto alla Salernitana. Questo per sottolineare la bontà del progetto messo in piedi dai presidenti Lotito e Mezzaroma, gestito con maestria dal ds Fabiani e dal TM Avallone che hanno compattato e tenuto in piedi un gruppo caratterizzato da grandi professionisti e da qualche prima donna che però hanno sempre anteposto gli interessi di squadra ai propri. Un ultima battuta su mister Menichini che con eleganza, professionalità, dignità e serietà si è fatto scivolare addosso tutte le critiche, spesso eccessive e ingenerose, nonostante errori commessi: il tecnico toscano ha mostrato la sua mano sapiente soprattutto nella capacità di lettura a gara in corsa e nella gestione di una rosa dall’età avanzata.
La Salernitana una corazzata che quindi si appresta a vivere questo finale di stagione con gli elementi giusti per coronare il sogno di una piazza, Salerno, che ha dimostrato più volte di meritare almeno la categoria superiore. Buona Pasqua a tutti in attesa della ripresa di sabato 11 aprile in un Arechi, sicuramente, traboccante di gioia per la gara contro la Lupa Roma.