Forse non ci si poteva aspettare altro se non la gara con un risultato già scritto. Sfida tra le regine del pareggio che alla fine collezionano l’ottava divisione della posta in palio. Esito che da un lato non scontenta nessuno ma dall’altro neanche induce a salti di gioia, lasciando ancora una volta la Salernitana, e i suoi meravigliosi tifosi presenti in massa in trasferta, con l’acre sapore dell’amaro in bocca.
Cronaca. Sannino si affida al modulo preferito in questa stagione, quel 3-5-2 che gli fornisce maggiori garanzie con la rosa a disposizione e cambia la squadra più per necessità che per convinzione. Così davanti a Terracciano col rientrante Schiavi trovano spazio Perico e Bernardini; in mezzo rilancio dal primo minuto di Ronaldo affiancato da Odjer con Rosina libero di svariare; sulle fasce Improta e Vitale; avanti Coda e Donnarumma. Il Latina risponde col più classico 4-4-2 e con Scaglia pronto a inserirsi centralmente.
La Salernitana all’inizio fatica a trovare le distanze in campo e i padroni di casa provano ad approfittarne. Scaglia su veloce ripartenza impensierisce Terracciano sul primo palo bravo a respingere in corner. Poco dopo tocca a Corvia colpire a rete ma l’estremo difensore granata si fa ancora trovare pronto. Al 17’ a suggello di un predominio territoriale del Latina, ancora Scaglia a provarci da fuori e ancora Terracciano a parare.
Il monologo nerazzurro si interrompe poco dopo la mezz’ora con una doppia occasione: la prima clamorosa sui piedi di Coda, ottimo l’assist di Donnarumma, la seconda di Odjer con un attento e bravo Pinsoglio a tenere la rete inviolata. Sul finire del tempo Tuia rileva Perico che lascia il terreno del “Francioni” per problemi fisici. Intanto espulso Sannino per blasfemia. La frazione di gioco si chiude a reti bianche.
L’approccio della Salernitana nella ripresa è addirittura peggiore dell’inizio di gara, bravo e lesto il Latina ad approfittarne, manco a dirlo con Scaglia. Il centrocampista nerazzurro su ennesima topica difensiva di questa stagione insacca a pochi passi dalla rete. Brava e fortunata la Salernitana a rimanere a galla pur rischiando in diverse occasioni di prendere il raddoppio. Terracciano ancora una volta decisivo su colpo di testa di Brosco. I Granata risalgono la china, nonostante alcune scaramucce tra qualche giocatore in campo, e al 37′ trovano il pareggio con Coda, servito da un perfetto cross di Rosina. Gli uomini di Sannino provano per qualche minuto addirittura a vincerla ma poi devono guardarsi dal ritorno dei ragazzi di Vivarini con i tentativi di Corvia e Rocca a cavallo del triplice fischio che sancisce l’1–1 finale.
La nota. Se la “pareggite” fosse una malattia toccherebbe trovarne la cura, trattandosi di calcio e di atteggiamento, probabilmente si tratta solo di lavorare di più sulle gambe e soprattutto sulla testa dei ragazzi. E magari anche sui timori di Sannino. Ciò detto finalmente un Rosina all’altezza e una buona conferma da Terracciano; Ronaldo dimostra di poter dare il suo contributo alla squadra e Coda pur sbagliando un goal incredibile riesce ancora a timbrare il cartellino. Rimane la sensazione che la Salernitana pur con qualche limite meriti una classifica migliore.
Sala Stampa. Dopo l’espulsione di Sannino in sala stampa tocca al direttore Fabiani: “È stata una partita molto equilibrata. Sull’1–0 abbiamo avuto una grande reazione e alla luce dei novanta minuti il risultato è giusto. Oggi era importante conquistare un risultato positivo e adesso dovremo preparare al meglio la partita di lunedì prossimo contro la Pro Vercelli. Avevamo di fronte una coppia di attaccanti molto forti” – ha concluso Fabiani – “quindi poteva essere pericoloso sbilanciarsi troppo. Anche se non siamo ancora riusciti a vincere in trasferta è sempre importante muovere la classifica, perché alla lunga questi punti possono essere determinanti”.
Più giorni disponibili, sperando di recuperare qualche acciaccato, per preparare la sfida alla Pro Vercelli nel posticipo serale di lunedì 28 novembre all’Arechi.