Cava de’ Tirreni, deludente 0-0 per la Cavese contro il Gravina: testa della classifica condivisa con il Barletta
Cava de' Tirreni, deludente 0-0 per la Cavese contro il Gravina: testa della classifica condivisa con il Barletta
Doveva essere la domenica del riscatto, è stata invece la domenica degli interrogativi. Nella dodicesima giornata di Serie D, girone H, la Cavese non va oltre un deludente 0-0 in casa, in un Lamberti che, causa sanzione disciplinare per i fatti di Venosa, oggi non ha potuto offrire la solita costante spinta.
Eppure, nonostante ciò, la presenza di molti tifosi fuori dallo stadio, pronti ad accogliere la squadra prima dell’inizio del match, sembrava potesse dare il giusto mordente contro un Gravina sicuramente non impossibile da affrontare. Ma il campo dice altro, e gli uomini di Troise, tranne che per un tiro in porta di Salandra, non si rendono quasi mai pericolosi.
Il primo tempo passa così fra la noia generale (addirittura il servizio streaming adibito dalla società per trasmettere la partita in diretta crasha, non permettendone la visione), e si va negli spogliatoi con il punteggio inchiodato sulla parità.
Il secondo tempo si dimostra invece sicuramente più vivace: al 49’, Tommasone (G) viene steso da Palma (C) in area. Lo stesso attaccante pugliese si presenta sul dischetto, trovando però la risposta pronta di Colombo, che con una super parata, neutralizza la massima punizione.
Ma, come la pioggia insistente di questi giorni in Campania, piove sul bagnato anche sulla Cavese, che al 55’ vede Maffei espulso, indirizzando l’incontro sempre più in salita. Il Gravina non approfitta della superiorità numerica, non riuscendo ad impadronirsi del pallino del gioco, ma addirittura aiuta gli aquilotti con l’espulsione di Ligorio (G), riportando la parità numerica fra le due squadre.
L’ultimo brivido della partita lo regala Foggia al 93’, che spara alto da buona posizione: finisce 0-0, tra la noia ed il silenzio generale, con la Cavese che rimane ancora prima in classifica, stavolta però in compagnia del Barletta.
Cali del genere sono facilmente pronosticabili, non c’è bisogno di creare eccessivi allarmismi. Qualche campanello d’allarme per Troisi, però, deve suonare: a lui trovare la svolta per riprendere il ruolino di marcia e inseguire il nostro sogno.