Cagliari. Dal “Sant’Elia”, gremito in ogni ordine di posto, rimane deluso chi si aspetta regali o distrazioni dal Cagliari in festa per la promozione conquistata matematicamente una settimana fa e mai messa in dubbio. La partita pur rimanendo in bilico per molto tempo alla fine ha preso la piega purtroppo più attesa.
La gara. Menichini sempre costretto a correre ai ripari tra infortuni e squalifiche schiera ancora il tradizionale 4-4-2. Terracciano tra i pali; Colombo, Bernardini, Empereur e Franco in difesa; Nalini, Pestrin, Moro e Zito in mezzo; Donnarumma e Coda avanti. Parte subito forte il Cagliari che va vicino al goal al 3’, con Deiola che spedisce alto su perfetto assist di Joao Pedro. Pochi minuti dopo è lo stesso Joao Pedro a sciupare una grande opportunità mandando a lato da ottima posizione. Al quarto d’ora è invece Salamon a colpire di testa più in alto di tutti sugli sviluppi di un calcio d’angolo ma non trova lo specchio della porta.
La gara scorre su ritmi molto blandi, da fine stagione, e il primo tempo scivola via senza ulteriori sussulti. Nella ripresa la Salernitana prova a fare qualcosa in più, almeno all’inizio. Al 5’ Empereur, su azione di calcio d’angolo, sfiora il goal con un colpo di testa. Pochi minuti dopo l’occasione più grande per la Salernitana la costruisce Coda, che va via in contropiede e serve un pallone d’oro a Donnarumma: purtroppo l’attaccante sbaglia il tiro e spreca la grande chance per il vantaggio granata.
Il calcio ha regole antiche, non scritte, che puntualmente si materializzano. Goal mancato, goal subito: al 12’ il Cagliari passa in vantaggio con Salamon che dopo aver colpito il palo con un colpo di testa su corner, ribadisce in rete con un destro sotto la traversa. La gara diventa cattiva e i ragazzi di mister Rastelli ne approfittano: raddoppio di Giannetti al termine di una perfetta ripartenza orchestrata da Joao Pedro e terzo goal del neo entrato Sau. Il Cagliari chiude in festa e la Salernitana quasi in Lega Pro.
La nota. Squadra scarsa e soprattutto svogliata, senza quel mordente necessario per poter ambire al raggiungimento del risultato. Anche il tecnico appare in confusione e ci mette del suo, se poi gli uomini migliori, inguardabili in campo, perdono la testa – vedi espulsione di Bernardini – la frittata è fatta. Troppe le gare giocate con un atteggiamento incomprensibile da parte di alcuni calciatori che di certo non sono eccellenti atleti ma che almeno dovrebbero metterci un pochino di orgoglio, non foss’altro per la puntualità con la quale ricevono gli emolumenti e per la passione unica di una piazza che non merita questo spettacolo.
Sala stampa. “Fino all’1–0 siamo stati sempre in partita, avendo anche delle grandi occasioni. Nel primo tempo abbiamo fatto molto bene, poi sotto di un gol saremmo potuti tornare in partita con un rigore abbastanza evidente che non ci è stato concesso. Gli altri risultati ci tengono ancora in corsa, quantomeno per i play-out, e venerdì sera ci giocheremo l’ultima battaglia contro il Como”. Con queste parole il Direttore sportivo Angelo Fabiani è intervenuto in conferenza stampa nel post-partita di Cagliari – Salernitana. “Purtroppo la storia di questa stagione” – ha concluso Fabiani – “dice che in diverse circostanze siamo stati sfortunati dal punto di vista arbitrale. Seppur in buonafede, sono stati commessi diversi errori a nostro sfavore e questo alla lunga ha finito per influire sulla nostra classifica. Ma i giochi sono tutt’altro che chiusi e sono convinto che, anche con l’aiuto dei nostri tifosi, venerdì sera potremo disputare una grande partita”.
La vera notizia di giornata, considerate le ultime due prestazioni della Salernitana, è che venerdì sera per i granata ci sia ancora la possibilità di salvezza. Contro il Como non basterà l’entusiasmo del pubblico, i calciatori dovranno dimostrare davvero di crederci confidando inoltre in risultati favorevoli sugli altri campi. Speriamo bene!