MUSICA I chiaroscuri jazz di Ileana Mottola
Delle otto tracce è importante sottolineare che 'Cool Life', 'Space Travel' e 'Night in Torino' sono composizioni di Holmes alle quali la Mottola ha aggiunto i testi
La talentuosa jazz-vocalist salernitana ci riprova ancora con un nuovo CD dal titolo “Cool Life” ma questa volta con un sideman d’eccezione, il pianista americano Joel Holmes, in una performance composta da otto tracce tutte da ascoltare per il puro piacere dell’udito poiché la voce della Mottola fagocita anche i palati più raffinati.
Ancora una volta Ileana strizza l’occhio al ‘soul jazz bianco’ di cui ce ne aveva dato già brillante prova nel suo precedente e quarto album “Sixties Mood”, sempre con ospiti americani di rilievo, come il trombettista cantante Benny Benack III, in cui la cantante eccelleva in ‘Whenever you’ con l’altrettanto eccellente video, mentre in questa sua nuova produzione discografica tali umori si avvertono prepotentemente nel brano “Remember”.
Delle otto tracce è importante sottolineare che ‘Cool Life’, ‘Space Travel’ e ‘Night in Torino’ sono composizioni di Holmes alle quali la Mottola ha aggiunto i testi, mentre “Someday” e la citata ‘Remember’ sono musica e testi della stessa Ileana, come pure sua è la traduzione italiana del noto soundtrack di Alex North, ‘Love Theme-Spartacus’, in cui la Mottola non ha nulla da invidiare ad altre interpreti d’eccezioni come la versione di Akiko.
Insomma l’ultima opera della Mottola è un perfetto ‘rendez-vous’ chiaroscurale di intensa suggestione tra il Mediterraneo e il Mississippi, in cui la vocalist salernitana mostra, assieme al sideman statunitense, quella spontaneità delle cose che sembrano destinate ad essere. Non da meno, nella creazione delle sonorità d’insieme, sono gli altri sidemen come il timing sicuro e lirico di Francesco Puglisi al contrabbasso e il drumming di Alessandro D’Anna: un ottimo ibrido tra originalità della tradizione italiana e la sperimentazione nord europea.
Un viaggio, dunque, in cui il fine principale è una continua ricerca di nuove sonorità mai tuttavia tralasciando il jazz basico.