scritto da Gildo De Stefano - 28 Marzo 2025 07:38

LIBRI & LIBRI Una storia ridicola spagnola

La trama ha come protagonista Marcial, che lavora in una grande azienda di macellazione della carne. È orgoglioso di essere un eloquente autodidatta, con la propria filosofia del mondo, dei suoi cari e di se stesso

Fra gli scrittori contemporanei europei spicca il nome di Luis Landero, sicuramente uno degli scrittori spagnoli più importanti di oggi che, dopo lo splendido romanzo “Pioggia sottile”, ha sfornato un nuovo lavoro dal titolo “Una storia ridicola” (Fazi Editore, pagg.  200, €. 18,50), romanzo geniale che è stato giudicato uno dei dieci migliori libri dell’anno dal pià importante quotidiano iberico, «El Pais», con 70.000 copie vendute in Spagna.

La trama ha come protagonista Marcial, che lavora in una grande azienda di macellazione della carne. È orgoglioso di essere un eloquente autodidatta, con la propria filosofia del mondo, dei suoi cari e di se stesso. La sua vita è sotto controllo, finché un giorno incontra una donna che non solo lo affascina, ma rappresenta tutto ciò che desidera: bellezza, eleganza, buon gusto, posizione sociale, relazioni con persone interessanti. Questa donna, Pepita, è una specialista d’arte e proviene da una famiglia colta e benestante. Marcial ha un’alta opinione di se stesso: è convinto di meritarla e di possedere le qualità e il fascino di cui ha bisogno per conquistarla. Racconta così la folle storia della sua attrazione, i suoi trucchi per farla innamorare di lui, le sue strategie per mettere da parte gli altri corteggiatori, le sue speranze e il suo dolore, fino al giorno in cui viene finalmente invitato a una festa a casa dell’amata, dove si deciderà il suo destino e la storia giungerà alla sua inaspettata conclusione.

Landero conferma la sua maestria, del suo sguardo con lo stupefacente, la sua tagliente ironia e l’acume racconto di un corteggiamento impossibile. Se c’è un valore certo nella letteratura spagnola attuale, è la prosa, sono le storie di questo straordinario scrittore. Confesso che di questo scrittore leggerei anche la lista della spesa, anche perché Landero ritorna con una narrazione voluttuosa e totale. È all’apice della sua forza, ma vulnerabile interiormente, fermo ma privo di ogni illusione.

Il libro appare come un vero e proprio capolavoro, figlio di un prestigiatore, di un mago delle parole. Una festa di intelligenza e saggezza, e c’è da aggiungere chissà dove andrà a finire questo acuto scrittore se continua su questa strada.

Saggista e musicologo, è laureato in “Sociologia delle Comunicazioni di Massa”. Tra i suoi libri ricordiamo: Il Canto Nero (Gammalibri, Milano, 1982), Trecento anni di jazz (SugarCo, Milano, 1986), Jazz moderno (Kaos, Milano, 1990), Vesuwiev Jazz (E.S.I., Napoli, 1999), Il popolo del samba (RAI-ERI, Roma, 2005) prefazionato da Chico Buarque de Hollanda, Ragtime, Jazz & dintorni (SugarCo, Milano, 2007), prefazionato da Amiri Baraka (Leroi Jones), Saudade Bossa Nova (Logisma, Firenze, 2017) prefazionato da Gianni Minà, Una storia sociale del jazz (Mimesis Edizioni, Milano 2014), prefazionato da Zygmunt Bauman. Per i “Saggi Marsilio” ha pubblicato l’unica Storia del ragtime edita in Italia e in Europa, in due edizioni (Venezia, 1984 e 1989). Ha scritto tre monografie su: Frank Sinatra (Marsilio, Venezia, 1991) prefazionato da Guido Gerosa, The Voice – Vita e italianità di Frank Sinatra (Coniglio, Roma, 2011) prefazionato da Renzo Arbore, Frank Sinatra, L'italoamericano (LoGisma, Firenze 2021); ed altre su Vinicio Capossela (Lombardi, Milano, 1993), Francesco Guccini (Lombardi, Milano, 1993), Louis Armstrong (E.S.I., Napoli, 1997), un paio di questi con prefazioni di Renzo Arbore. Collabora con la RAI, per la cui struttura radiofonica ha condotto diverse trasmissioni musicali, e per La Storia siamo noi ha contribuito allo special su Louis Armstrong. Tiene periodicamente stage su Civiltà Musicale Afroamericana oltre a collaborare con la Fondazione Treccani per le voci afroamericane. Tra i vari riconoscimenti ha vinto un Premio Nazionale Ministeriale di Giornalismo e quello Internazionale “Campania Felix” per la sua attività di giornalista per la legalità, nonché risultando tra i finalisti del Premio letterario 'Calvino' per l’inedito. Per la narrativa ha pubblicato un romanzo breve per ragazzi dal titolo Easy Street Story, (L’isola dei ragazzi Editore, Napoli 2007), la raccolta di racconti È troppo tardi per scappare (Il Mondo di Suk Editore, Napoli 2013), due edizioni del romanzo epistolare Caro Giancarlo – Epistolario mensile per un amico ammazzato, (Innuendo Edizioni, Terracina 2014, e IOD Edizioni, Napoli 2022), che gli hanno valso il Premio ‘Giancarlo Siani’ 2014, ed il romanzo storico Ballata e morte di un gatto da strada – Vita e morte di Malcolm X (NUA Edizioni, Brescia 2021), prefazionato da Claudio Gorlier, con postfazione di Walter Mauro, e supervisionato da Roberto Giammanco, e Diario di un suonatore guercio (inFuga Edizioni, Anzio 2023). È il direttore artistico del Festival Italiano di Ragtime. Il suo sito è www.gildodestefano.it

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