LIBRI & LIBRI Una storia ridicola spagnola
La trama ha come protagonista Marcial, che lavora in una grande azienda di macellazione della carne. È orgoglioso di essere un eloquente autodidatta, con la propria filosofia del mondo, dei suoi cari e di se stesso

Fra gli scrittori contemporanei europei spicca il nome di Luis Landero, sicuramente uno degli scrittori spagnoli più importanti di oggi che, dopo lo splendido romanzo “Pioggia sottile”, ha sfornato un nuovo lavoro dal titolo “Una storia ridicola” (Fazi Editore, pagg. 200, €. 18,50), romanzo geniale che è stato giudicato uno dei dieci migliori libri dell’anno dal pià importante quotidiano iberico, «El Pais», con 70.000 copie vendute in Spagna.
La trama ha come protagonista Marcial, che lavora in una grande azienda di macellazione della carne. È orgoglioso di essere un eloquente autodidatta, con la propria filosofia del mondo, dei suoi cari e di se stesso. La sua vita è sotto controllo, finché un giorno incontra una donna che non solo lo affascina, ma rappresenta tutto ciò che desidera: bellezza, eleganza, buon gusto, posizione sociale, relazioni con persone interessanti. Questa donna, Pepita, è una specialista d’arte e proviene da una famiglia colta e benestante. Marcial ha un’alta opinione di se stesso: è convinto di meritarla e di possedere le qualità e il fascino di cui ha bisogno per conquistarla. Racconta così la folle storia della sua attrazione, i suoi trucchi per farla innamorare di lui, le sue strategie per mettere da parte gli altri corteggiatori, le sue speranze e il suo dolore, fino al giorno in cui viene finalmente invitato a una festa a casa dell’amata, dove si deciderà il suo destino e la storia giungerà alla sua inaspettata conclusione.
Landero conferma la sua maestria, del suo sguardo con lo stupefacente, la sua tagliente ironia e l’acume racconto di un corteggiamento impossibile. Se c’è un valore certo nella letteratura spagnola attuale, è la prosa, sono le storie di questo straordinario scrittore. Confesso che di questo scrittore leggerei anche la lista della spesa, anche perché Landero ritorna con una narrazione voluttuosa e totale. È all’apice della sua forza, ma vulnerabile interiormente, fermo ma privo di ogni illusione.
Il libro appare come un vero e proprio capolavoro, figlio di un prestigiatore, di un mago delle parole. Una festa di intelligenza e saggezza, e c’è da aggiungere chissà dove andrà a finire questo acuto scrittore se continua su questa strada.