Prefazione di Renzo Arbore per l’ultima fatica letteraria del critico musicale e giornalista Gildo De Stefano
Ci riprova per la terza volta il critico musicale Gildo De Stefano a scrivere del mito Frank Sinatra, l’inconfondibile ‘The Voice’, l’artista considerato ormai il cantante più rappresentativo del Novecento.
E lo fa con una nuova biografia pubblicata nella collana ‘Le Frecce’ con l’editore Gherardo Lazzeri, patron della Logisma di Firenze (pagg.232, €.23,00), casa editrice molto attenta ai fenomeni musicologici di tutto il mondo.
Un testo corroborato dall’interessante prefazione di Renzo Arbore e da un ricco inserto fotografico con immagini inedite a colori e in B/N, e completato assieme ad una discografia ragionata e una filmografia completa curate dallo stesso De Stefano.
L’autore si concentra sul riassunto della vita di Sinatra, nato ad inizio secolo scorso, da genitori di origini italiane, passando poi alla trama dei rapporti familiari, e di come Frank Boy non fosse esattamente uno studente modello: espulso da scuola, si improvviserà libraio, operaio in un porto e molto altro, fino ad avere uno scontro col padre e a decidere in seguito di provare a farsi pagare per quella che era la sua passione fin da giovanissimo: il canto.
Appurato il suo talento, in breve tempo Sinatra divenne abbastanza conosciuto nel New Jersey, arrivando a costituire la sua prima band. Solo 5 anni dopo fece il suo ingresso nell’orchestra di Tommy Dorsey, e nello stesso anno ebbe la sua prima figlia da Nancy Barbato. Arrivò poi il cinema di Hollywood e si ritrova attore protagonista di film eccezionali che gli conferiranno perfino un Oscar, ma anche con successi come “Due marinai e una ragazza”.
De Stefano narra la vita di Sinatra analizzando il contesto in cui si svolse, e le vicende che segnarono l’America a cavallo degli anni ’40 e ’70, raccontando di una forte personalità, una carica artistica senza precedenti, coi suoi capricci e affascinato dal potere politico senza grandi distinzioni di partito.
La vitalità del mito è suffragata dall’apparizione di questo terzo sorprendente volume di De Stefano, grazie alle sue nuove ricerche, con un volume che non fa sconti, raccontando Sinatra e la sua vita nel positivo come nelle parti più cupe: si parla del coraggio di difendere la musica e chiunque voleva approcciarvisi, nessun colore della pelle escluso, tanto quanto la simpatia più o meno velata per alcuni esponenti mafiosi.
L’autore partenopeo è in grado di riportare tutto questo in virtù della sua pluriennale esperienza di musicologo e, a suo supporto, c’è un ampio materiale vissuto di persona come lo scandalo dell’ultimo concerto italiano tenuto a Pompei, che vide coinvolto in vicende giudiziarie l’Amministrazione Comunale di Napoli degli anni ’90; ma anche interviste d’archivio e i ricordi delle persone che maggiormente sono state accanto all’artista.
L’autore partenopeo attraversa poi gli anni critici, che videro sfiorare l’artista di Hoboken dalla depressione, il divorzio, il tumultuoso rapporto con le donne, soprattutto con Ava Gardner, e i suoi problemi economici, come pure i suoi presunti rapporti con la malavita. Ma Sinatra seppe risalire dall’abisso e lo fece con maestria. De Stefano poi approfondisce il tema di un suo collegamento con la mafia in un capitolo dedicayo all’ampio dossier F.B.I. anche se Frank negò sempre le accuse suffragato come non fu mai ufficialmente criminalizzato per illeciti di tipo mafioso.
E poi ci furono i legami con la politica, vedendolo al fianco di personaggi di spicco come Kennedy, Nixon, e Reagan, fra posizioni politiche altalenanti.
La sostanza del libro di De Stefano alloggia nel resoconto senza troppi fronzoli della vita di un uomo che ha segnato un’epoca e la cui voce vellutata e inconfondibile non saranno mai dimenticate. Il tutto accompagnato dalle note dell’ultima esibizione italiana del 1991 all’Anfiteatro a Pompei. Dunque una biografia, questa di De Stefano, da considerarsi definitiva non foss’altro per aver colmato tutte quelle lacune presenti nelle altre in commercio.
(Luigi Panico)