scritto da Gildo De Stefano - 15 Giugno 2018 09:46

LIBRI & LIBRI Guasti di Giorgia Tribuiani

Non risulta facile recensire il romanzo d’esordio di Giorgia Tribuiani, nonostante la stessa autrice mi abbia dichiarato -chiedendole una sorta di identità di genere- “è un introspettivo con molto macabro. Difficile dargli un genere”.  A questo punto farò riferimento alla trama e ai personaggi. Ci troviamo al “cimitero” dei cadaveri plastinati, la mostra del celebre anatomopatologo Dottor Tulp, a cui il defunto -compagno della protagonista, Giada, nonché fotografo di fama internazionale- ha deciso di donare il suo corpo dopo la morte. Davanti a una scrittura semplicemente lineare e garbata si è costretti a carpire, dai passi che si rincorrono sotto la spinta emotiva, alcune righe che assurgono ad una profondità sentimentale e che posseggono un battito visionario e onirico. A codificare, a suggellare il volo immaginifico dei trenta capitoli, appare l’elaborazione del dolore, del sacrificio, della memoria, il tutto concretizzandosi nella corporeità. Componenti emotivi, questi ultimi, che stigmatizzano un pensiero complesso in poche parole: si tratta, perciò, di un lavoro non incasellabile dentro alcun genere letterario e per ciò stesso nuovo, originale, di questa scrittrice trentenne che  possiede una nota affascinante di scrittura in cui si mescolano, in buona resa letteraria e di pensiero, spunti emotivi e di riflessione, al controcanto delle contraddizioni della vita in se stessa.

Un romanzo di forte impatto “artistico”, infatti si svolge in una mostra in bilico tra arte e scienza medica, in cui la protagonista -nella chiusa- riceve la proposta da parte di un collezionista al termine dell’esposizione, un uomo che vuole infatti acquistare ciò che rimane del suo ‘bizzarro’ compagno. La storia, l’ambiente, la stessa plastinazione e poi la storia d’amore, l’ironia, e la delicata attenzione alle emozioni, trascineranno il lettore in un’avventura fra realtà, fantasia e magia attraverso luoghi e immagini segrete, ma descritte con estrema attenzione all’emotività. Protagonista assoluto l’amore: uno struggente romanzo in cui Giada si sentirà appunto ‘guasta’ e dovrà confrontarsi col difficile tema dell’abbandono.

Giorgia Tribuiani

Guasti

Voland Editore

pagg. 113 – €. 14,00

 

Saggista e musicologo, è laureato in “Sociologia delle Comunicazioni di Massa”. Tra i suoi libri ricordiamo: Il Canto Nero (Gammalibri, Milano, 1982), Trecento anni di jazz (SugarCo, Milano, 1986), Jazz moderno (Kaos, Milano, 1990), Vesuwiev Jazz (E.S.I., Napoli, 1999), Il popolo del samba (RAI-ERI, Roma, 2005) prefazionato da Chico Buarque de Hollanda, Ragtime, Jazz & dintorni (SugarCo, Milano, 2007), prefazionato da Amiri Baraka (Leroi Jones), Saudade Bossa Nova (Logisma, Firenze, 2017) prefazionato da Gianni Minà, Una storia sociale del jazz (Mimesis Edizioni, Milano 2014), prefazionato da Zygmunt Bauman. Per i “Saggi Marsilio” ha pubblicato l’unica Storia del ragtime edita in Italia e in Europa, in due edizioni (Venezia, 1984 e 1989). Ha scritto tre monografie su: Frank Sinatra (Marsilio, Venezia, 1991) prefazionato da Guido Gerosa, The Voice – Vita e italianità di Frank Sinatra (Coniglio, Roma, 2011) prefazionato da Renzo Arbore, Frank Sinatra, L'italoamericano (LoGisma, Firenze 2021); ed altre su Vinicio Capossela (Lombardi, Milano, 1993), Francesco Guccini (Lombardi, Milano, 1993), Louis Armstrong (E.S.I., Napoli, 1997), un paio di questi con prefazioni di Renzo Arbore. Collabora con la RAI, per la cui struttura radiofonica ha condotto diverse trasmissioni musicali, e per La Storia siamo noi ha contribuito allo special su Louis Armstrong. Tiene periodicamente stage su Civiltà Musicale Afroamericana oltre a collaborare con la Fondazione Treccani per le voci afroamericane. Tra i vari riconoscimenti ha vinto un Premio Nazionale Ministeriale di Giornalismo e quello Internazionale “Campania Felix” per la sua attività di giornalista per la legalità, nonché risultando tra i finalisti del Premio letterario 'Calvino' per l’inedito. Per la narrativa ha pubblicato un romanzo breve per ragazzi dal titolo Easy Street Story, (L’isola dei ragazzi Editore, Napoli 2007), la raccolta di racconti È troppo tardi per scappare (Il Mondo di Suk Editore, Napoli 2013), due edizioni del romanzo epistolare Caro Giancarlo – Epistolario mensile per un amico ammazzato, (Innuendo Edizioni, Terracina 2014, e IOD Edizioni, Napoli 2022), che gli hanno valso il Premio ‘Giancarlo Siani’ 2014, ed il romanzo storico Ballata e morte di un gatto da strada – Vita e morte di Malcolm X (NUA Edizioni, Brescia 2021), prefazionato da Claudio Gorlier, con postfazione di Walter Mauro, e supervisionato da Roberto Giammanco, e Diario di un suonatore guercio (inFuga Edizioni, Anzio 2023). È il direttore artistico del Festival Italiano di Ragtime. Il suo sito è www.gildodestefano.it

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