L’ARCHRITICO La spiaggia «regolamentata»
La vicenda della regolamentazione della spiaggia nel Comune di Minori inizia nel 2012 con il rilascio della concessione demaniale marittima per l’occupazione di mq 1792,50 di arenile nella parte est del litorale, al Sindaco che ne fa richiesta e la ottiene. In quel momento, la spiaggia di Minori era interessata da tre concessioni “storiche” ad altrettanti stabilimenti balneari che occupavano (ed occupano) il 31% della superficie della spiaggia
Durante un comizio pubblico tenutosi nella serata del 4 giugno, il Sindaco di Minori uscente ha affermato che “…in verità la spiaggia – di Minori – è stata regolamentata”.
Mi sono preso la briga di fare un po’ di ricerche per capire (e ricordare) in che modo. Cioè, in sostanza, cosa si intende per “regolamentata”.
Una semplice cronaca dei fatti.
La vicenda della regolamentazione della spiaggia nel Comune di Minori inizia nel 2012 con il rilascio della concessione demaniale marittima per l’occupazione di mq 1792,50 di arenile nella parte est del litorale, al Sindaco che ne fa richiesta e la ottiene.
In quel momento, la spiaggia di Minori era interessata da tre concessioni “storiche” ad altrettanti stabilimenti balneari che occupavano (ed occupano) il 31% della superficie della spiaggia.
Contestualmente il Comune di Minori adotta con delibera n.11 del 26.04.2012 il regolamento recante “Norme di utilizzazione del litorale marittimo per finalità turistiche e ricreative”, con tanto di schema allegato (immagine in basso)
Nel regolamento, per raggiungere una minima superficie di spiagge libere (18,1%), vengono considerate tali anche l’area della foce del torrente Rheginna Minori (SL2), una linea di battigia ad ovest del pontile (SL3) notoriamente usata per l’attracco delle piccole imbarcazioni e persino la cosiddetta “spiaggia delle papere” sempre allo sbocco del torrente e praticamente inaccessibile (in giallo chiaro).
Tra le altre cose viene regolamentato lo spazio definito “Spiaggia Pubblica Attrezzata” (SPA) individuata nell’area ad est dell’arenile per 2332 mq. (in giallo a destra nell’immagine).
Le modalità di fruizione della “Spiaggia Pubblica Attrezzata” è ben descritta nell’articolo 7 (immagine).
Ne segnaliamo i seguenti stralci.
7.3 In tale zona la sosta e la balneazione è libera, l’ingresso è gratuito ed indiscriminatamente consentito a tutti. E’ consentito l’ombreggio libero e la libera installazione da parte dell’utenza di ombrelloni, sedie, sdraio, lettini da spiaggia, teli da mare nei tratti di spiaggia pubblica attrezzata non interessati dalla preinstallazione di attrezzature da parte del Comune.
7.4 La libera installazione di cui al precedente punto 7.3 deve essere limitata al periodo di effettiva presenza dell’utenza sugli arenili ed è comunque vietata dalle ore 20.00 alle ore 8.00. Personale incaricato dal Comune (ovvero dal soggetto assegnatario dei servizi di cui al precedente punto 7.2,) vigilerà sul rispetto di tali disposizioni, e potrà segnalare le riscontrate violazioni agli agenti del Corpo di Polizia Municipale, per l’adozione delle conseguenziali sanzioni.
7.5 Nella spiaggia pubblica attrezzata il Comune, (ovvero il soggetto assegnatario dei servizi di cui al precedente punto 7.2), dovrà assicurare l’erogazione gratuita dei seguenti servizi minimi complementari alla balneazione: assistenza e salvataggio dei bagnanti; docce e servizi igienici adeguati anche per i diversamente abili.
7.6 E’ consentita la presenza di servizi a pagamento, la cui fruizione è facoltativa.
Nel frattempo il Comune indice una gara per assegnare la gestione di tale “Spiaggia Pubblica Attrezzata” vinta da un’impresa locale con un “rialzo su base d’asta pari allo 0,01% sull’importo di € 15000/l’anno” (verbale del 10.07.2012).
Successivamente con deliberazione di giunta n.40 del 31.03.2014 veniva incaricato “l’ufficio tecnico comunale di redigere idoneo progetto di un piccolo centro benessere, a carattere precario e contingente, da installare sulla zona più ad est dell’arenile (…)”
L’impresa aggiudicataria dell’intera area, riceveva così dal Comune 440 mq. per installare tale Mini centro “per l’incremento dell’offerta turistico-ricettiva” in cambio di una riduzione del canone annuo.
Con deliberazione n. 69 del 19.06.2014 veniva approvato il ”progetto definitivo-esecutivo redatto dall’UTC relativo ad un Mini Centro Benessere su spiaggia (ozi marittimi) a carattere precario da installare in via sperimentale (…) limitatamente al periodo di svolgimento del programma di iniziative turistico ricreative 2014 (…)”. Tuttavia nella stessa delibera veniva stabilito che “nel caso l’iniziativa sopra indicata dovesse riscuotere successo (…) l’affidamento al soggetto aggiudicatario dell’allestimento e della gestione (…) sia effettuato anche per i periodi di seguito indicati”. Ovvero dal 1 maggio al 30 ottobre di tutti gli anni seguenti fino al 2020.
Tale superficie veniva successivamente estesa a 700 mq fino alla linea di battigia “onde consentire il montaggio di vele ombreggianti e l’allocazione di cuscini pouff (…)”. Lasciando i restanti circa 1000 mq alla società aggiudicatrice della Spiaggia Pubblica Attrezzata.
Approvato il progetto del Mini Centro Benessere, il Comune di Minori avvia una manifestazione di interesse per l’affidamento e la gestione dell’“opera temporanea – precaria”. A tale iniziativa rispondono tre società, tuttavia solo una partecipa alla gara di assegnazione della struttura. Tale società, in merito all’offerta prodotta, “propone un rialzo percentuale dello 0,01% sul prezzo di base di gara”. Nuovamente 0,01%.
La gara dunque termina con l’aggiudica all’unico concorrente (delibera n. 167 del 01.09.2014).
Essendo giunta al termine la stagione balneare 2014, l’inizio dell’attività di Centro Benessere sulla spiaggia slitta all’estate del 2015.
A seguito delle inevitabili proteste dei cittadini esclusi dalla spiaggia libera che abitualmente frequentavano, la società aggiudicatrice comunica la disponibilità a lasciare ai residenti, poiché inutilizzata dal centro benessere, una fascia di mt. 2 per mt. 29, perpendicolare alla linea di costa Successivamente la società che gestisce la Spiaggia Pubblica Attrezzata ha preso in carico tale fascia, fornendo le attrezzature in cambio di adeguato compenso da parte del Comune.
Dall’estate del 2015 di conseguenza, alle tre concessioni “storiche” degli stabilimenti balneari, ne vengono aggiunte altre due, relative alla parte ad est del litorale, notoriamente la migliore poiché lontana dalle foci del fiume e più lungamente esposta al sole nel pomeriggio. Una per la gestione di 1000 mq. di Spiaggia Pubblica Attrezzata e la rimanente parte di circa 800 mq per il Mini Centro Benessere.
Tale Mini Centro Benessere (“Mini”, da ora omesso) rientrava fin da subito nell’offerta commerciale turistica dell’Hotel Villa Romana, pubblicizzata sul sito. Il caso, con le relative spiegazioni, balza agli onori della cronaca tramite un articolo a firma di Vincenzo Iurillo, dal titolo “Sinistra al caviale a Minori – La SPA su spiaggia comunale e lo spot dell’hotel del Sindaco” (in foto) pubblicato da “Il Fatto Quotidiano” il 21 luglio 2022. (L’articolo si può leggere cliccando QUI)
Inoltre, regolarmente gli ospiti che tengono spettacoli estivi a cura dell’amministrazione di Minori vengono ospitati sulla struttura del Centro Benessere. Più volte il Sindaco rilascia interviste dal foyer del Centro Benessere.
A seguito dell’istallazione del Centro Benessere rimanevano, dunque, di fatto, come spiagge libere una porzione di circa 700 mq al centro del litorale e un’altra più piccola sullo sbocco del fiume, porzione da sempre sconsigliata (se non vietata) per la balneazione.
Su queste due aree il Comune consentiva comunque l’avvio di attività commerciali per il posizionamento di attrezzature balneari alla stessa società che già gestiva la Spiaggia Pubblica attrezzata e ad un altro soggetto. Tali curatori, specie nei weekend, è sotto gli occhi di tutti, pre-installano le attrezzature per garantirne l’occupazione alla propria clientela.
Inoltre, per paradosso, le attrezzature balneari private e a noleggio utilizzano ed occupano i reggiombrelloni che, in teoria, dovrebbero garantire l’uso libero della spiaggia.
Anche su questo, nessun controllo: controllore e controllato si confondono.
Tale stato di cose perdura fino al subentrare dell’emergenza COVID cioè all’estate del 2020, quando diventa obbligatorio evitare affollamenti. Si valuta per quell’estate che il Centro Benessere sia anti economico e non viene predisposto, in compenso vengono aumentate le postazioni a pagamento. Anche ai residenti viene chiesto un pagamento di 3 euro per usufruire dello stallo «ombrellone e sedie».
Nel contempo per controllare l’accesso alle spiagge rimaste libere, il Comune predispone un sistema di prenotazione del posto. Per cui l’accesso alle spiagge (ovviamente non quelle a pagamento date in concessione, né tantomeno al Centro Benessere) veniva gestito tramite un box di prenotazioni con schede da compilare a mano e consegnare dalle 8 del mattino del giorno prima. Tale sistema, approssimativo e grottesco, crea il caos con anziani costretti a dormire in strada dinanzi allo sportello per essere i primi della fila e garantire la discesa in spiaggia dei nipoti.
Tale sistema, inoltre, provoca la reazione indignata degli albergatori che non possono garantire la discesa in spiaggia dei propri clienti. Nonché, per lo stesso motivo, dei proprietari di casa vacanze. Da qui una gestione “accomodata” della disponibilità dei posti.
Tutto ciò, è bene ricordarlo, mentre l’offerta Centro Benessere perdurava e i prezzi delle attrezzature, specie quelle della Spiaggia Pubblica Attrezzata, per una banale legge del mercato, salivano sempre di più.
Per questa serie di motivi l’estate del 2020 viene legittimamente ricordata come quella più tragica per il nostro paese.
L’anno seguente, per raffinare il sistema di prenotazione dei posti, perdurando l’emergenza COVID, a garanzia della serenità degli albergatori, il Comune di Minori per l’estate 2021, tira fuori «dal cilindro» l’app “Minori Sea” (costata circa 8000 euro) con la quale i cittadini possono prenotare via smartphone il loro posto sulla spiaggia libera dalla mezzanotte del giorno precedente. Niente più box, schede e file per la prenotazione del posto quindi. Ma il funzionamento dell’app appare sospetto: a chi fa notare di non trovare mai lo stallo pur provandoci allo scoccare della mezzanotte, viene risposto che si tratta di un sistema “del tutto computerizzato”.
In questo modo le prime file della spiaggia “libera” possono essere garantite a categorie preferenziali. Ma non basta: il solo accesso alla spiaggia “libera” per i “non residenti” diventa a pagamento (5 euro per mezza giornata da pagare alla gettoniera). Per i residenti resta il pedaggio da 3 euro comprensivo di attrezzature. Per aumentare l’offerta (e nelle intenzioni gli introiti) il Comune di Minori fa realizzare anche due solarium su aree pubbliche.
Di uno di questi, dietro pagamento di compenso, affida la gestione ancora alla società che già si occupa della Spiaggia Pubblica Attrezzata.
Intanto, utilizzando come pretesto l’emergenza COVID, i termini di contratto sia per la gestione del Centro Benessere che della Spiaggia Pubblica Attrezzata, vengono slittati in avanti, in modo che la concessione, che sarebbe già terminata e dunque da rimettere in gara, rimane ai concessionari.
Infine, con la delibera n.14 del 14 febbraio 2024 (nell’immagine), in merito al Centro Benessere si proponeva di intervenire “mediante l’istituto della proroga del contratto, agli stessi patti e condizioni, (per ulteriori tre anni: 2021-2022-2023, al fine di garantire il riequilibrio economico e finanziario della concessione leso nel 2020 dalla situazione di pandemia da COVID-19 (…) al fine di garantire anche per la prossima stagione balneare l’allestimento e la gestione di un mini centro benessere”.
Puntualizzando quanto fosse opportuno “dover garantire solo per la prossima stagione estiva e non nel medio e lungo termine, in virtù della scadenza del mandato elettorale di questa Amministrazione”.
Quindi, in attesa del rinnovo del consiglio comunale, anche per l’imminente estate nulla muterà, nella gestione delle spiagge.
Ecco, per amore della precisione, cosa si intende esattamente per “regolamentata”: un puntuale, lucido e ben congegnato disegno politico per privatizzare la spiaggia e sottrarla al libero utilizzo del cittadini.
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