Il D.lgs 14/2019 ha dato attuazione alla Legge 155/2017 in tema di crisi d’impresa e insolvenza. Ciò comporta che le srl che abbiano determinati requisiti, che ora esamineremo, siano obbligate entro il 16 dicembre 2019 a nominare un revisore legale interno.
Il summenzionato codice della crisi d’impresa e insolvenza, ha abbassato di molto i requisiti per essere obbligati a nominare il revisore: sono obbligate tutte le srl che per due esercizi consecutivi abbiano superato almeno uno dei seguenti parametri: 1 – Numero dipendenti pari a 20 unità; 2 – fatturato superiore a 4 milioni di euro; 3 – totale attivo patrimoniale superiore a 4 milioni di euro. Pertanto, basta superare un solo parametro per almeno due esercizi consecutivi per essere automaticamente obbligati a nominare un revisore, il quale deve essere iscritto presso l’apposito albo dei revisori legali tenuto a cura del Ministero dell’Economia e delle finanze.
La persona incaricata dovrà essere del tutto indipendente dalla società al fine di garantire la sua massima imparzialità: non potrà essere, ad esempio un dipendente della società, oppure il commercialista, oppure un soggetto che abbia interessi di qualsiasi genere con la società. Il lavoro di tale figura è molto delicato, in quanto l’incaricato si dovrà occupare di controllare e verificare la conformità alle leggi italiane ed internazionali dei bilanci di aziende pubbliche e private.
Potremmo definirlo come un esperto di molteplici discipline economiche tra cui contabilità, bilancio e controllo interno ed esterno delle scritture contabili di società di capitali, enti pubblici, privati e non profit. Il lavoro del revisore è lungo e delicato, in quanto il suo lavoro termina con la stesura della relazione finale di revisione e con l’apposizione della firma che lo rende responsabile, al pari degli amministratori della società, di eventuali irregolarità.
Entro il prossimo 16 dicembre, quindi, la società dovrà nominare un revisore interno, dopo di che si dovrà provvedere ad iscrivere la nomina dello stesso in Camera di Commercio e presso il registro dei revisori legali. Occhio alle sanzioni in caso di mancata nomina: si può incorrere in una sanzione pecuniaria fino a 10.329 euro, oppure, nel caso di mancata nomina nel tempo, in un provvedimento di revoca degli amministratori in carica, per arrivare ai casi più gravi alla nomina di un revisore d’ufficio da parte dell’Organismo di composizione della crisi d’impresa oppure allo scioglimento d’ufficio della srl.