Iniziamo ad esaminare le novità che emergono dalla legge di bilancio che ha appena iniziato il suo iter.
Prima di tutto analizziamo il regime forfettario, che dal 2020 sarà completamente stravolto, al punto tale che si potrà benissimo parlare di regime ex-forfettario, vista la grande mole di modifiche a cui è stato sottoposto.
Queste, logicamente, sono le novità che emergono dalla prima stesura delle legge di bilancio, ragion per cui potremmo avere ulteriori modifiche prima dell’approvazione definitiva da parte del Parlamento.
Vediamo punto per punto le modifiche: 1- Lavoratori dipendenti: il vecchio regime forfettario aveva abrogato la norma che prevedeva un limite di 5 mila euro lordi per i compensi dei dipendenti, non prevedendo soglie massime. Nella nuova formulazione, viene ripristinata una soglia massima di 20 mila euro lordi; 2 – Viene ripristinato il limite massimo del valore dei beni strumentali ad euro 20 mila; 3 – La modifica di maggior rilievo è senza dubbio la determinazione del reddito in maniera analitica: il reddito si calcolerà “alla vecchia maniera” facendo la differenza tra ricavi e costi inerenti e non in maniera forfettaria come avviene ad oggi.
In pratica, ciò vuol dire che torneremo a dedurre i costi e il reddito sconterà l’imposta del 15% (5% se trattasi di start-up). 4 – E’ stata mantenuto l’esonero dell’obbligo della fatturazione elettronica per il nuovo regime forfettario, ma sono allo studio delle agevolazioni e benefici premiali per i contribuenti che optino per l’invio delle fatture in formato elettronico. Per ora no si sa quali siano. 5 – Coloro che svolgano contemporaneamente attività di lavoro dipendente, resteranno esclusi da tale regime nel caso in cui tali compensi superino i 30 mila euro. Restano ferme le altre cause di esclusione che limitavano l’accesso al regime o ne determinavano la fuoriuscita.