Il Decreto Sostegni ha provveduto a rifinanziare il Reddito di emergenza 2021, estendendo di ulteriori tre mesi la misura di aiuto per le famiglie in difficoltà. Con il messaggio numero 1378, l’INPS ha provveduto a fornire tutti i chiarimenti in merito.
Il reddito di emergenza sarà corrisposto per tre mensilità, ovvero marzo, aprile e maggio. Le domande potranno essere presentate dal 7 aprile, fino al prossimo 30 aprile online, attraverso il servizio dedicato sul sito dell’INPS, autenticandosi con le proprie credenziali SPID, CIE o CNS, oppure tramite Caf e Patronati.
I requisiti per ottenerlo sono i seguenti:
- residenza in Italia al momento della domanda, verificata con riferimento al solo componente richiedente il beneficio;
- un valore del reddito familiare con riferimento al mese di febbraio 2021 inferiore a una soglia pari all’ammontare del beneficio;
- un valore ISEE, attestato dalla DSU valida al momento di presentazione della domanda, inferiore a 15 mila euro;
- un valore del patrimonio mobiliare familiare con riferimento all’anno 2020 inferiore a 10 mila euro. La soglia aumenta di 5 mila euro per ogni componente successivo al primo (fino a un massimo di 20 mila euro), in presenza di un componente in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza come definite ai fini ISEE.
Inoltre, solo in caso di mancato soddisfacimento di questi requisiti, la norma prevede la possibilità di riconoscere il beneficio a coloro che abbiano terminato tra il 1 luglio 2020 e il 28 febbraio 2021 le prestazioni NASpI e DIS-COLL e un ISEE in corso di validità, ordinario o corrente, inferiore a 30 mila euro.
L’importo spettante varia da 400 euro fino a 840 euro (nel caso in cui all’interno del nucleo vi sia una persona con disabilità grave) in relazione all’ammontare dell’Isee e al numero di componenti per nucleo familiare. Per i nuclei familiari che risiedono in abitazione in locazione la soglia del beneficio è incrementata di un dodicesimo del valore annuo del canone di locazione.
Il pagamento del Reddito di emergenza può avvenire attraverso bonifico bancario o postale, accredito su libretto postale, oppure attraverso bonifico domiciliato presso lo sportello dell’ufficio postale indicato in fase di compilazione della domanda.