FISCO & IMPRESA Decreto Aiuti: bonus 200 euro
FISCO & IMPRESA Decreto Aiuti: bonus 200 euro
A breve arriverà il nuovo bonus di 200 euro per i lavoratori subordinati, autonomi e pensionati, mentre è di questa ore la notizia che verrà ampliato ai percettori di reddito di cittadinanza e lavoratori domestici, a seguito delle nuove modifiche apportate, dal Consiglio dei Ministri, al decreto Aiuti.
Il provvedimento contiene le indicazioni operative per l’erogazione della misura a giugno per i dipendenti e nel mese di luglio per le altre categorie di soggetti aventi diritto.
Il decreto Aiuti, modificato nuovamente dal Consiglio dei Ministri, prevede tutta una serie di interventi per complessivi 17 miliardi di euro per sostenere famiglie e imprese in difficoltà a seguito della crisi derivante dal conflitto ucraino, oltre a misure urgenti in materia di politiche energetiche nazionali, produttività delle imprese e attrazione degli investimenti.
All’interno della bozza del testo di legge, nella sezione di interventi dedicati ai cittadini e alle politiche sociali, circa 30 milioni di euro sono destinati all’introduzione di una nuova misura volta alla riduzione del cuneo fiscale per lavoratori, pensionati e disoccupati, che si aggiunge alle previsioni già in vigore introdotte dalla legge di Bilancio 2022 (L. n. 234/2021).
Una delle misure più attese è senza dubbio il bonus di 200 euro che sarà riconosciuto nell’estate 2022 a lavoratori dipendenti, autonomi e pensionati con reddito sotto i 35 mila euro. Un importo “una tantum” previsto per far fronte ai rincari dell’energia e delle materie prime derivanti dalla situazione economico politica contingente.
Le categorie di soggetti destinatarie sono:
– pensionati, che lo riceveranno tramite l’INPS;
– lavoratori dipendenti, inclusi colf, badanti e lavoratori domestici
– lavoratori autonomi;
– disoccupati e percettori del reddito di cittadinanza.
L’erogazione del bonus è prevista:
– nel mese di luglio in favore dei pensionati;
– nei mesi di giugno e luglio per i lavoratori dipendenti.
Nel computo della soglia di reddito da rispettare per la legittima spettanza vanno inclusi tutti i redditi di qualsiasi natura con la sola eccezione dei seguenti:
– rendita casa di abitazione e relative pertinenze;
– trattamenti di fine rapporto;
– emolumenti arretrati sottoposti a tassazione separata;
– ANF, assegni familiari e assegno unico universale;
– assegni di guerra, indennizzi da vaccinazione o trasfusione;
– indennità di accompagnamento.
L’importo erogato a titolo di bonus è fiscalmente esente.
I lavoratori autonomi e i liberi professionisti iscritti alle casse previdenziali o alla gestione separata Inps che abbiano redditi fino a 35 mila euro riceveranno il contributo. Le modalità di erogazione saranno stabilite con uno specifico decreto del Ministro del Lavoro.