FISCO & IMPRESA Credito Superbonus 110%: le modalità di esercizio dell’opzione
Vediamo ora quali sono gli adempimenti necessari per usufruire in maniera corretta del superbonus 110%. L’Agenzia delle Entrate, attraverso il Provvedimento n.283847/2020 del 8 agosto 2020, fornisce tutte le disposizioni di attuazione.
L’esercizio dell’opzione dovrà essere comunicata in modalità telematica utilizzando il modello denominato “Comunicazione dell’opzione relativa agli interventi di recupero del patrimonio edilizio, efficienza energetica, rischio sismico, impianti fotovoltaici e colonnine di ricarica”.
L’invio potrà essere effettuato dal beneficiario della detrazione, l’amministratore condominiale (in caso di condomini), o un intermediario abilitato, ma, limitatamente agli interventi che danno diritto al Superbonus, le istruzioni ci dicono che “la comunicazione relativa agli interventi eseguiti sulle unità immobiliari è inviata esclusivamente dal soggetto che rilascia il visto di conformità”.
La comunicazione dovrà essere inviata dal 15 ottobre 2020 fino al 16 marzo dell’anno successivo a quello in cui sono state sostenute le spese che hanno dato diritto alla detrazione fiscale. Inoltre, l’invio potrà essere effettuato a decorrere dal quinto giorno lavorativo successivo al rilascio da parte dell’ENEA della ricevuta di avvenuta trasmissione dell’asseverazione ivi prevista. Dopo la trasmissione, colui che l’ha effettuata, entro cinque giorni, riceverà una ricevuta che attesta la presa in carico oppure lo scarto con le relative motivazioni.
Nella prima parte del modello andranno inseriti i dati del beneficiario della detrazione, sia questo direttamente il contribuente o il condominio (per le sole parti comuni). Nella sezione dedicata al Superbonus andranno indicati: per il Visto di conformità: il codice fiscale del soggetto che l’ha rilasciata; per l’Asseverazione efficienza energetica: il codice identificativo attribuito dall’ENEA alla trasmissione telematica a questa, precedentemente, inviata; per l’Asseverazione rischio sismico: il codice identificato che il tecnico abilitato ha attribuito alla asseverazione rilasciata e il suo codice fiscale.
Nel quadro A, nella prima sezione, dovranno essere indicati tutti i dati relativi all’intervento, ovvero l’anno di sostenimento della spesa e gli importi sostenuti, mentre la seconda parte del quadro dovrà essere utilizzata in caso di cessioni parziali in stato di avanzamento dei lavori.
Nel quadro B, invece, si dovranno indicare i dati catastali che identificano l’immobile oggetto di intervento agevolato.
Il quadro C, verrà compilato nel caso in cui si opti per la cessione del credito. Verrà barrata la casella “B – Cessione del credito di imposta”: qui potrà essere indicato l’importo totale ceduto (in caso di cessione prima di aver iniziato ad utilizzare la detrazione), oppure l’importo residuo ceduto (in caso di cessione negli anni successivi, dopo aver iniziato ad usufruire dell’agevolazione).