FISCO & IMPRESA Credito d’imposta per i consumi di energia elettrica e gas di ottobre e novembre 2022
Credito d'imposta per i consumi di energia elettrica e gas di ottobre e novembre 2022
Arriva una buona notizia per attività commerciali, ristoranti, bar e alberghi. Con la risoluzione numero 54 del 30 settembre scorso, l’Agenzia delle Entrate ha istituito i codici tributo per l’utilizzo, tramite modello F24, dei crediti d’imposta a favore delle imprese a parziale compensazione dei maggiori oneri effettivamente sostenuti per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale nei mesi di ottobre e novembre 2022.
Il decreto Aiuti-ter ha previsto l’allargamento dei crediti d’imposta energia alle imprese più piccole, ovvero bar, negozi, ristoranti, alberghi, attività commerciali, una vasta platea di imprese (circa 2 milioni di imprese) che finora era rimasta esclusa dai tax credit per i rincari delle bollette.
Potranno accedere al credito d’imposta del 30% anche le aziende dotate di contatori con potenza disponibile pari a 4,5 kw (con il precedente provvedimento la soglia minima era di 16,5 kw). Oltre alla potenza impegnata, le imprese dovranno rispondere anche ad un altro requisito: aver registrato nei mesi di ottobre e novembre 2022 un aumento del prezzo superiore al 30% rispetto ai prezzi riportati negli stessi mesi per l’anno 2019.
Per quanto riguarda i costi sostenuti per l’acquisto di gas naturale nei mesi di ottobre e novembre 2022, il credito d’imposta riconosciuto è pari al 40% (anche in questo caso vale il requisito relativo all’aumento del30% dei costi rispetto al 2019).
Per tutte queste imprese, quindi ci sarà la possibilità di utilizzare tale credito in compensazione tramite modello F24. Per poter calcolare esattamente se il credito spetta e in che misura, è preferibile contattare il proprio gestore dell’energia elettrica e del gas e farsi inviare un prospetto riportante i prezzi pagati al Kw e al metro cubo nei mesi di ottobre e novembre 2019 rapportati con i prezzi pagati per lo stesso periodo del 2022 e verificare che l’aumento sia stato almeno del 30%. Se tale condizione è verificata il credito spetta per la sola parte relativa alla materia prima consumata escludendo tutti i vari oneri di sistema contenuti in bolletta.