scritto da Gianwalter Laureti - 09 Dicembre 2019 09:41

FISCO & IMPRESA Adempimenti antiriciclaggio iscritti ODCEC

Dal 1 gennaio 2020 scattano diversi obblighi ai fini dell’antiriciclaggio a carico degli iscritti agli albi dei dottori commercialisti ed esperti contabili. Già da alcuni anni i professionisti erano obbligati a creare per ciascun cliente un fascicolo antiriciclaggio contenente tutta una serie di informazioni sugli stessi. Ma il D.Lgs. 231/2007, modificato dal D.Lgs.90/2017 e dal D.Lgs. 125/2019, hanno introdotto numerose modifiche alla disciplina in materia.

Il CNDCEC ha prontamente realizzato un’apposita guida che illustra tutti nuovi obblighi a carico dei professionisti. Gli obblighi antiriciclaggio su cui il testo tecnico si concentra sono tre:1) Valutazione del rischio; 2) Adeguata verifica della clientela; 3) Conservazione dei documenti, dei dati e delle informazioni. Andiamo ad analizzarli. Il primo punto è l’autovalutazione del rischio di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo ed è un adempimento a carico del professionista stesso e che, peraltro, non potrà essere delegato.

L’autovalutazione, come emerge dalle regole tecniche, ha lo scopo di far sì che il professionista, per mitigare il rischio di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo, adotti presidi e procedure adeguate alla propria natura e alla propria dimensione.

In pratica, il professionista dovrà fare un’autoanalisi su tutte le procedure che adotta internamente al proprio studio nella gestione delle prestazioni svolte a favore della clientela.Il secondo punto riguarda l’adeguata verifica della clientela, considerando il rischio specifico di terrorismo e di finanziamento del terrorismo con riferimento al cliente e alla prestazione professionale resa.

L’analisi, quindi si sposta sulla clientela ed il professionista, nello svolgimento del proprio incarico dovrà porre in atto un monitoraggio costante sulle operazioni svolte dai propri clienti, eventualmente segnalando quelle che possono essere considerate sospette.

Ultimo punto riguarda la conservazione di tutta la documentazione riguardante la clientela, che può essere sia cartacea che informatica. In questo secondo caso, si potrà continuare ad alimentare gli archivi informatici istituiti.

E’ bene ricordare, tuttavia, che i sistemi adottati devono garantire il rispetto della normativa in materia di protezione dei dati personali ed il loro trattamento. Il fascicolo del cliente, infine, costituisce una idonea modalità di conservazione dei dati e delle informazioni come previsto dalla normativa.

Revisore legale dei conti, tributarista, commercialista. Specializzato in consulenza fiscale, tributaria, di bilancio per piccole e medie imprese, società sportive, e-commerce e commercio estero, diritto societario, tax planning. Docente di fascia A per corsi Invitalia, l'Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa di proprietà del Ministero dell'Economia, destinati al finanziamento di start-up. Esperienza nella predisposizione di business plan, nella predisposizione di pratiche per agevolazioni alle imprese, e in corsi di formazione per imprese.

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