“Siamo donne, non siamo padrone della nostra vita”. Una frase emblematica e tranciante, che fa comprendere in maniera chiara qual è sempre stato il ruolo delle donne nella società. C’è una donna, invece, che ha deciso di non sottostare a questa regola, si ribella a questo ricatto patriarcale. Una donna che lascia tutto per diventare “apostola tra gli apostoli”, come l’ha definita Papa Francesco: Maria Maddalena.
Sotto la croce mentre Gesù di Nazareth, crocifisso, spira, nel corteo funebre che depone la sua salma nel Santo Sepolcro, la prima a cui il Messia risolto decide di rivelarsi. Nei momenti salienti della vita di Nostro Signore lei è sempre presente.
Con gentilezza, lievità eun grande senso di spiritualità che lo pervade, il film “Maria Maddalena” di Garth Davis racconta gli ultimi giorni della vita di Cristo da un nuovo punto di vista, fino ad ora non tenuto in considerazione, quello di Maria di Magdala che lascerà la sua famiglia e un destino già scelto per lei, per seguire il Messia.
Nel film la vita di Maria Maddalena, interpretata in maniera esemplare dall’attrice Rooney Mara, è connessa alle vicende di Gesù, ma intelligentemente queste sono poste quasi come sfondo, funzionale a comprendere il percorso della donna. Cristo la sceglie come la più elevata tra i suoi discepoli e lei emerge come la più idonea a comprendere il suo messaggio, fatto di non violenza, di crescita spirituale, di compassione.Maria Maddalena accompagna gli ultimi anni del Messia, fino alla croce, e sarà la prima che lo vedrà risorgere, ma è soprattutto colei che meglio di altri comprende la profondità della fede. Nel corso della narrazione gli occhi dei due si incontrano spesso, nei silenzi profondi delle terre aspre e desertiche della Palestina del tempo, e si soffermano in vicendevole introspezione, regalandoci delle emozioni profonde.
Ad interpretare il Messia è Joaquin Phoenixin una performance incredibile. Nella pellicola mostra un talento raro nell’incarnare l’umanità dirompente di chi si rende conto che sta per morire. E’la fase finale della vita di Gesù, quella della consapevolezza e del tormento, ma anche della convinzione e della fede estrema. Phoenix ben rende la sua inquietudine e vulnerabilità, il suo essere “umano”.
Molto interessante anche la figura di Giuda, (TaharRahim), che tradisce Gesù sperando di accelerare così la venuta del “Nuovo Regno” e poter, così, riabbracciare la moglie il figlio morti.
Il film è stato girato interamente in Sud Italia, tra la città vecchia di Matera, la campagna pugliese (per ricostruire i dintorni di Cana e Gerusalemme), e la Sicilia (per la Galilea).
Maria di Magdala è il perno vivo attorno a cui ruota la narrazione. Una narrazione suggestiva e avvincente, capace di rendere emozionante, commovente e nuova la trama più risaputa della storia.