Vincenzo Servalli dopo due anni da sindaco: “Sono sereno, fiducioso, impegnato”
A due anni dall’elezione a primo cittadino di Cava de’ Tirreni, il sindaco Vincenzo Servalli è giunto quasi a metà del mandato. Era scontato chiedergli di rilasciare un’intervista. E’ quello che abbiamo fatto, scegliendo però di non presentargli la lista della spesa, vale a dire quello che ha promesso in campagna elettorale, passare in rassegna quello che ha realizzato e rintuzzarlo su ciò che invece non ha ancora mantenuto. Abbiamo preferito scandagliare, e così proporre ai nostri lettori, i sentimenti, le sensazioni che ha provato e sta provando l’uomo Servalli nel ricoprire un ruolo così importante e impegnativo, ricco di soddisfazioni e di prestigio, ma anche di responsabilità e fatica.
Sindaco Servalli, cosa in questi due anni di governo cittadino le ha dato la maggiore soddisfazione?
Il sostegno e l’incoraggiamento di tanti cavesi. Ogni giorno incontro persone che mi invitano a tenere duro ed andare avanti sulla strada di cambiamento tracciata. Questo attesta che permane nei cittadini la consapevolezza della grande sfida che significa amministrare una città particolare come la nostra.
E la cosa, invece, in cui ritiene di aver fallito o che comunque sperava di fare di più come sindaco?
A soli due anni di amministrazione non è corretto parlare di fallimento in nessun caso. Su due cose speravo in una maggiore rapidità. Da un lato, mi riferisco alla crescita politica ed amministrativa dei giovani, dall’altro al miglioramento della efficienza del servizio di igiene urbana. Ma anche qui i risultati arriveranno presto.
Come primo cittadino di Cava de’ Tirreni ormai conosce ancora meglio limiti e virtù della cavesità. Ci dica una cosa di cui va fiero e quella che invece la infastidisce.
I Cavesi amano la loro città e ne sono orgogliosi. Questo è meraviglioso. Sono però diventati un po’ intolleranti alle ragioni degli altri. Faccio un esempio banale. Se deve passare la sfilata dei trombonieri e per ragioni di sicurezza bisogna togliere i tavolini e le sedie dei bar dal percorso, questo non può significare una rivoluzione! Tutto poi è peggiorato anche per effetto dei social che spesso sono solo dei vomitatoi di falsità.
Rispetto a quello che si aspettava e immaginava poteva verificarsi da sindaco, dalla gestione della macchina comunale alla guida dell’azione politico-amministrativa, cosa ha trovato di diverso sia nel bene che nel male?
Ho trovato quello che mi attendevo. Una macchina amministrativa di ottime professionalità ma spesso a fine carriera con una difficoltà normativa a favorire il ricambio. Ora però qualcosa si sta sbloccando. Quanto alla direzione politica, devo dare atto alla mia maggioranza di una grande solidità e di questo sono molto fiero.
Ci dice il pregio maggiore che ha riscontrato tra i suoi collaboratori, giunta e consiglieri di maggioranza compresi?
Sono persone oneste, pulite senza compromessi al ribasso. La nostra è una amministrazione trasparente. Qualche volta dovrebbero immedesimarsi un po’ di più nelle difficoltà del sindaco e comprenderne limiti, difetti e la stanchezza che a volte lo assale.
In poche battute, ci fa il bilancio di questi primi due anni da Sindaco?
Il bilancio è buono. Abbiamo affrontato questioni vecchie (ospedale, abusivismo ecc.) e questioni assolutamente nuove, come ad esempio quelle legate ai migranti, con equilibrio e risolutezza. Non era facile traghettare la gestione del bilancio verso le nuove norme entrate in vigore nel 2016, tuttavia, abbiamo ridotto il disavanzo tecnico dell’Ente, di un milione e mezzo di euro in due anni e questo nonostante il grave peso del mutuo Cofima. Abbiamo ripreso in mano la questione manifattura riattivando il contenzioso, abbiamo portato a compimento la fusione tra Consorzio e Metellia ( erano anni che ci si provava) abbiamo chiuso la partita delle Rampe dopo una estenuante trattativa con la soprintendenza e chiuso dopo la vicenda di palestra Parisi che si trascinava dall’epoca del sindaco Messina ed abbiamo approvato in in tempi record la variante al PRG per il PalaEventi e mille altre cose piccole e grandi. Resta un fiore all’occhiello il percorso che ci porterà a consegnare alla frazione di Santa Lucia la scuole elementare completamente rinnovata su target di livello europeo. Lavoreremo altri tre anni con la massima determinazione e serenità.
L’obiettivo principale che si pone per il prossimo anno?
Nel prossimo anno rivoluzioneremo il sistema di raccolta dei rifiuti. E’ un errore avere centinaia di bidoni e bidoncini sui marciapiedi cittadini. Un sistema costoso ed inefficiente. Nei prossimi tre anni dovremo consolidare la vocazione della nostra città a soggetto aggregatore di aree più vaste.
Ai cavesi cosa chiede?
Ai cavesi chiedo fiducia e collaborazione. Cava de’ Tirreni è apprezzata da chiunque viene a trovarci.Dobbiamo sviluppare nella direzione giusta le nostre potenzialità.
E qual è l’impegno più rilevante che intende prendere o rinnovare con i suoi concittadini?
L’impegno è quello di sempre. Amministrare la nostra città come un buon padre di famiglia, con passione, trasparenza e dedizione.
Servalli uomo, dopo due anni di intenso lavoro alla guida della città come si sente? Fra questi, scelga tre aggettivi: felice, stanco, soddisfatto, preoccupato, sereno, impaziente, fiducioso, deluso, impegnato.
Sereno, fiducioso, impegnato.
Cosa farà da grande? Il deputato?
Sarò candidato sindaco per il secondo mandato. Dopo vediamo. Certo andare in Parlamento sarebbe il coronamento di una vita intera spesa per la passione politica e l’impegno pubblico. Magari tra otto anni ne riparliamo.