Turismo, le grotte italiane “catturano” un milione e mezzo di visitatori
E’ tra le esperienze più emozionanti. Ammirazione e stupore si disegnano ogni volta sui volti e negli occhi delle persone. Sono le grotte naturali, un patrimonio di rara bellezza di cui è ricca l’Italia, che catturano un numero crescente di visitatori: un milione e mezzo di cui 300mila stranieri. Una “esperienza” che genera un giro d’affari di 25 milioni di euro l’anno.
Lo rileva una inchiesta di CNA Turismo e Commercio.
Dal Friuli alla Sicilia sono 52 le grotte turistiche in Italia
I maggiori siti turistici sono in Sardegna che può vantare 12 grotte visitabili. A seguire il Friuli-Venezia Giulia con sei siti speleologici, poi la Puglia con cinque, il Lazio e la Toscana con quattro; Campania, Piemonte, Lombardia con tre; Abruzzo, Calabria, Liguria e Veneto con due; infine un sito in Basilicata, Marche, Sicilia e Valle d’Aosta.
La durata media di visita delle grotte varia da 15 minuti a oltre tre ore in base alla grandezza e alla profondità del sito.
La scelta, fra le grotte italiane, è vasta e variegata
In Piemonte, a Frabosa Soprana (Cuneo) c’è la Grotta di Bossea, tra i primi esempi in Italia di turismo sotterraneo. L’itinerario di tre chilometri è visitabile dal lontano 1874. Passando alla Liguria si incontrano le Grotte di Toirano (Savona), 150 caverne naturali aperte al pubblico dal 1953. Nella vicina Lombardia c’è Bus di Tacoi, una grotta carsica visitabile in val Seriana, nel territorio del Comune di Gromo (Bergamo).
A est, in Friuli Venezia Giulia si può ammirare la Grotta Gigante, la cavità turistica più grande del mondo. Si trova a Sgonico, vicino a Trieste. Scoperta nel 1840, è stata aperta al pubblico nel 1908. Proseguendo, in Toscana, c’è la Grotta Del Vento nel Parco delle Alpi Apuane, in Garfagnana (Lucca), in una zona ricca di fenomeni carsici.
Nelle Marche le famosissime Grotte di Frasassi, le più visitate in Italia. Oltre 13 chilometri di gallerie e sentieri aperti agli speleologi, uno dei percorsi sotterranei più grandiosi e affascinanti del mondo. In provincia di Frosinone, nel Lazio, le Grotte di Pastena, scoperte nel 1926, offrono dieci sale con stalattiti e stalagmiti, laghetti e cascate.
Particolari le Grotte di Pertosa Auletta, le uniche grotte non marine in Italia attraversate da un corso d’acqua, il fiume Negro.
Le grotte si trovano all’interno del Parco Nazionale del Cilento. Altro sito molto conosciuto, le Grotte di Castellana in Puglia. L’itinerario di tre chilometri si conclude nella Grotta Bianca, considerata la più splendente del mondo.
Antichissima la Grotta di Su Mannu a Fluminimaggiore, sud-ovest della Sardegna. E’ nata 15 milioni di anni fa e il percorso della sua visita si sviluppa per oltre 8 chilometri su ampie e comode passerelle tra sale ricche di concrezioni, stalattiti e stalagmiti (la più alta misura 11 metri), e attraversate da piccoli laghi sotterranei. (fonte CNA Turismo e Commercio)