scritto da Redazione Ulisseonline - 10 Febbraio 2017 10:33

Qualità della Pubblica Amministrazione: in Europa siamo in zona retrocessione

La PA della Campania tra le realtà meno virtuose, fanno peggio solo Ege (Turchia), Yugozapaden (Bulgaria), Istanbul (Turchia) e Bati Anadolu (Turchia)

La nostra Pubblica amministrazione arranca nei bassi fondi della classifica collocandosi al 17° posto su 23 paesi europei analizzati.

Solo Grecia, Croazia, Turchia e alcuni paesi dell’ex blocco sovietico presentano un indice di qualità inferiore al nostro.

A guidare la classifica, invece, sono le amministrazioni statali dei paesi del nord Europa (Danimarca, Finlandia, Svezia, Paesi Bassi, etc.). Questa graduatoria, segnala l’Ufficio studi della CGIA, ha come elemento di confronto un indice di qualità che è il risultato di un mix di quesiti posti ai cittadini che riguardano la qualità dei servizi pubblici ricevuti, l’imparzialità con la quale vengono assegnati e la corruzione.

Oltre ai dati medi nazionali, questa indagine consente di verificare anche le performance di ben 206 realtà territoriali. Il risultato finale è un indicatore che varia dal +2,781 ottenuto dalla regione finlandese Åland (1° posto in Ue) al -2,658 della turca Bati Anadolu (maglia nera al 206° posto). Il dato medio Ue è pari a zero.

Tra le migliori 30 regioni europee, purtroppo, non rileviamo nessuna amministrazione pubblica del nostro Paese. La prima, ovvero la Provincia autonoma di Trento, si colloca al 36° posto della classifica generale.

Di seguito troviamo la Provincia autonoma di Bolzano al 39°, la Valle d’Aosta al 72° e il Friuli Venezia Giulia al 98°. Appena al di sotto della media Ue si posiziona al 129° posto il Veneto, al 132° l’Emilia Romagna e di seguito tutte le altre regioni italiane. Pesantissima la situazione che si verifica al Sud: ben 7 regioni del Mezzogiorno si collocano nelle ultime 30 posizioni: la Sardegna al 178° posto, la Basilicata al 182°, la Sicilia al 185°, la Puglia al 188°, il Molise al 191°, la Calabria al 193° e la Campania al 202° posto.

Solo Ege (Turchia), Yugozapaden (Bulgaria), Istanbul (Turchia) e Bati Anadolu (Turchia), presentano uno score peggiore della Pa campana. Tra le realtà meno virtuose troviamo anche una regione del Centro, vale a dire il Lazio, che si piazza al 184° posto della graduatoria generale.

Ovviamente, segnalano dalla CGIA, la responsabilità di tutto ciò non va “scaricata” su chi lavora nel pubblico. Anzi. I dipendenti pubblici spesso sono le vittime di questa situazione che non gli consente di lavorare con mezzi e risorse sufficienti per svolgere il proprio compito.

“La sanità al Nord, le forze dell’ordine, molti centri di ricerca e istituti universitari italiani -puntualizza  il Segretario della CGIA Renato Mason– presentano delle performance che non temono confronti in tutta l’Ue. Tuttavia è necessario rendere più efficienti i servizi offerti dalle amministrazioni pubbliche, affinché siano sempre più centrali per il sostegno della crescita, perché migliorare i servizi vuol dire elevare il prodotto delle prestazioni pubbliche e quindi il contributo dell’attività amministrativa allo sviluppo del Paese”. (fonte CGIA)

Rivista on line di politica, lavoro, impresa e società fondata e diretta da Pasquale Petrillo - Proprietà editoriale: Comunicazione & Territorio di Cava de' Tirreni, presieduta da Silvia Lamberti.

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