Istat, nel nostro Paese il 47,9% dell’acqua prelevata viene sprecata con le dispersioni idriche
In occasione della Giornata mondiale dell’acqua, istituita dall’ONU e celebrata ogni anno il 22 marzo, l’Istat ha fornito un focus annuale e tematico che, attraverso un approccio multi-fonte, presenta i risultati provenienti da diverse indagini ed elaborazioni, offrendo una lettura integrata del fenomeno con riferimento agli aspetti legati sia al territorio sia alla popolazione.
Questi alcuni dei risultati più interessanti e significatiti. In primo luogo, l’Italia al primo posto nell’Unione europea per i prelievi di acqua a uso potabile: 428 litri per abitante al giorno.
Poco meno della metà del volume di acqua prelevata alla fonte (47,9%), però, non raggiunge gli utenti finali a causa delle dispersioni idriche dalle reti di adduzione e distribuzione.
Da evidenziare, inoltre, che sono 11 comuni capoluogo di provincia/città metropolitana interessati nel 2017 da misure di razionamento nella distribuzione dell’acqua per uso civile, quasi tutti ubicati nell’area del Mezzogiorno.
In ultimo, altro dato interessante, le acque di balneazione con qualità scarsa sono appena lo 0,8% della costa italiana monitorata. Gli scarichi delle acque reflue urbane, infine, sono la causa principale dei divieti di balneazione. (fonte Istat)