Intervista alla D.S. Franca Masi: «Dal “Della Corte-Vanvitelli” uno sguardo fiducioso, curioso ed entusiasta verso il mondo»
Il viaggio di Ulisse nelle scuole metelliane di istruzione secondaria superiore termina da dove era cominciato. Intervistiamo, infatti, nuovamente la prof.ssa Franca Masi, questa volta, però, quale Dirigente Scolastico dell’IIS “Della Corte-Vanvitelli”. E’ dal lontano 2014 che la prof.ssa Masi guida questa importante istituzione cavese, mai come negli ultimi anni a gonfie vele verso ambiziosi traguardi. La prima domanda è quasi scontata: può ritenersi soddisfatta o ci sono altre mete e quali da raggiungere?
Io ho iniziato la mia “avventura” all’IIS “Della Corte Vanvitelli” di Cava dei Tirreni nel 2014, proprio l’anno in cui era prevista l’unificazione dei due Istituti,il Della Corte con gli indirizzi di Amministrazione Finanza e Marketing, Sistemi informativi aziendali, e Turismo e Grafica e Comunicazione, e il Vanvitelli con l’indirizzo di Costruzioni, ambiente e territorio; istituti che poi, come è noto, hanno trovato entrambi sistemazione nella sede dell’ex Della Corte, in via Marconi.
Nel corso degli anni, poi, un po’ alla volta, l’offerta formativa dell’Istituto si è ampliata con l’attivazione degli indirizzi di Elettronica ed Elettrotecnica (con opzioni Biomedicale) edi Informatica e Telecomunicazioni.
Non nascondo la soddisfazione per il successo che i due indirizzi della nostra scuola, quello economico e quello tecnologico, hanno riscosso presso il pubblico: la nostra utenza è in continua crescita, i nostri studenti provengono non solo dalla città di Cava ma, in numero consistente, dalle tante cittadine limitrofe, a testimoniare la notorietà che la scuola ha assunto anche al di là del territorio comunale nel quale essa ha sede.
L’attività dell’Istituto svolta in collaborazione e forte sinergia con l’Amministrazione comunale e le realtà associative impegnate per l’Ambiente, la Legalità e la Solidarietà, in che misura è servita nel rilanciare l’IIS “Della Corte-Vanvitelli” sul territorio locale?
Il nostro impegno prioritario è stato quello di aprire la scuola al territorio e di partecipare alle iniziative del territorio, in primo luogo, ovviamente, a quelle organizzate dall’ente per definizione rappresentativo della cittadinanza, e cioè dall’ente Comunale.Non dimenticando mai, però, di seguire quelle tematiche che abbiamo scelto come nostre bandiere: la legalità, la solidarietà, l’inclusione e la salvaguardia dell’ambiente
E così, nel perseguire i nostri ideali e la nostra idea di scuola, siamo stati scuola capofila di una rete costituita con tutte le scuole del territorio cavese e con l’associazione Libera-Associazioni, nomi e numeri contro le mafie- e sin dal 2014, ogni anno, promuoviamo per i nostri allievi progetti sulla legalità;con l’associazione Legambiente abbiamo promosso e partecipato a tante iniziative di sensibilizzazione sulle problematiche ambientali così come con la Metellia servizi s.r.l. e con l’Enea,con le quali abbiamo introdotto il discorso della sostenibilità e incentivato la raccolta differenziata, effettuando, appunto, la raccolta dei cosiddetti Raee e degli oli esausti.
Il consenso delle famiglie e degli alunni è in costante aumento, con una conseguente notevole crescita del numero degli iscritti e con un record l’anno scorso di circa 240 nuove matricole. Lei, anche per questo, è stata definita “un capitano in un mare tempestoso”? Qual è il segreto di questa crescita? E si riconosce in questa definizione?
Più che il ruolo di capitano ritengo di fondamentale importanza la valorizzazione- se è consentito di trasferire nella scuola una terminologia tipicamente aziendale- del middle management, della valorizzazione cioè di quei professionisti, di cui la scuola è fornita,che posseggono alte competenze tecniche che li portano, poi, a diventare naturali punti di riferimento per operare e risolvere problemi negli specifici settori di cui si occupano. Naturalmente, aspetto essenziale, è sempre la condivisione, da parte dell’intero staff creato nella scuola, della stessa visione del lavoro scolastico, anche se ciascuno con le proprie idee, i propri modi di vedere e di intervenire: questa è sicuramente la chiave del successo dell’IIS “ Della Corte –Vanvitelli”, la competenza, l’armonia, la dedizione e la collaborazione tra tutti loro.
L’IIS “Della Corte-Vanvitelli” in questo periodo si ripropone con le giornate di Virtual day, ci può illustrare il piano delle attività?
Come è ormai noto, la gran parte delle scuole si attiva, nei primi mesi dell’anno scolastico, per la preparazione degli open day, visite guidate degli istituti per illustrare agli interessati l’offerta formativa dei propri indirizzi e le attrezzature in loro dotazione:gradita opportunità, questa, per consentire a famiglie e ragazzi di osservare da vicino la realtà di ciascuna scuola e per ricevere informazioni da docenti e da studenti.
Naturalmente,in questo momento di emergenza sanitaria, tale attività non era realizzabile nelle modalità ordinarie e allora, per evitare che anche la scelta della scuola superiore da frequentare assumesse, per i ragazzi in procinto di sostenere l’esame di terza media, l’aspetto di un’impresa ardua la scuola ha saputo “ripensare” l’assetto dei giorni di open day organizzando veri e propri tour virtuali dell’istituto che consentissero agli alunni delle scuole medie di visitare, dalle loro case, aule, biblioteca, laboratori palestre e aule della nostra scuola.
In un primo incontro virtuale, avvenuto nel mese di dicembre, agli alunni interessati a conoscere il nostro Istituto, è stata presentata la nostra variegata offerta formativa, con informazioni dettagliate relative agli indirizzi di studio e alle varie attività svolte nell’istituto, attraverso materiali multimediali preparati da alunni e docenti: quest’incontro è stato concordato dalle funzioni strumentali di orientamento in ingresso con i referenti delle scuole secondarie di primo grado interessati.
Questo evento si è svolto nei giorni 12 e 13 dicembre, quando con un Virtual Open Day, che si ripeterà il 16 e 17 gennaio, cioè, in ambienti di stanze virtuali in cui docenti e alunni dei nostri indirizzi di studi si sono incontrati con studenti e genitori interessati, è stata proposta una visita della scuola per illustrare le attività e i vari progetti che vengono svolti durante l’anno.
Abbiamo presentato i nostri numerosi e attrezzati laboratori, dove i ragazzi trascorrono tante ore, le nostre palestre e il nostro ampio Auditorium, che utilizziamo per spettacoli teatrali, per conferenze e incontri e nel cui foyer abbiamo sistemato una bellissima installazione: la stanza di Ames, camera dalla forma distorta che crea un’illusione ottica di alterazione della prospettiva.
La scuola insieme ad altre cinque scuole italiane aderisce al progetto nazionale ANTEV-SCUOLA che consente di organizzare un corso abilitante di “Tecnico verificatore di apparecchiature, impianti ed ambienti in ambito medicale” riconosciuto a livello nazionale. Il corso è rivolto alle classi quarte e quinte dell’indirizzo elettronico-elettrotecnico ed è tenuto direttamente dal presidente ANTEV (ente nazionale tecnici verificatori).
Insomma, presentiamo una scuola in continuo movimento e al passo con il progresso:tante le testimonianze di ex alunni che grazie alla formazione ricevuta e ai PCTO (ex alternanza scuola lavoro) si sono già inseriti nel mondo del lavoro, tanti sono laureati in modo anche eccellente e già buoni professionisti, siamo Scuola Etwinning e centro Esami Certificazione Cambridge, per conseguire le certificazioni B1(PET) e B2 (FIRST) con docenti di madrelingua in sede; inoltre facciamo dell’inclusività il nostro punto di forza, garantendo una didattica che si avvale di tecnologie informatiche e metodologie che aiutano e sostengono l’apprendimento e i nostri docenti, aggiornati e preparati in materia, garantiscono agli allievi lezioni calibrate sui differenti tempi e modi di apprendimento e forniscono agli alunni gli strumenti compensativi e le misure dispensative di cui hanno bisogno; infine, ultimo arrivato, da quest’anno abbiamo attivato uno sportello di supporto psicologico per famiglie e alunni.
In definitiva, facciamo di tutto per essere una scuola che prepara ad affrontare le sfide del domani.
Riconoscimenti importanti ha ottenuto l’Istituto in questi anni: la “Scuola Etwwining” con una propria Ambasciatrice; l’impegno per l’inclusione dei diversamente abili; l’attività con i progetti Erasmusin partenariato con diverse scuole europee; e specificamente nei diversi indirizzi scolastici con tanti concorsi anche a livello nazionale. In questo senso ci sono altri traguardi in vista?
In questo momento, per noi è già un traguardo continuare le nostre ordinarie attività:l’attenzione forte per gli alunni diversamente abili grazie anche ai nuovi laboratori,dove è prevista una postazione attrezzata con hardware e software specifico a controllo ottico, a conferma che la scuola si pone sempre l’obiettivo dell’inclusione scolastica per tutti; la propensione confermata dei nostri allievi a confrontarsi con i loro colleghi sia a livello locale che nazionale, partecipando ai vari concorsi proposti, in particolare sui temi a noi cari dell’ambiente, della legalità, dello sviluppo sostenibile e della solidarietà in linea, peraltro, con il progetto ministeriale della formazione di cittadini attivi e consapevoli; ancora, per la possibilità di lavorare in rete con scuole straniere sia con progetti condivisi con il portale Etwinning che con progetti Erasmus e, infine, di questi giorni, come abbiamo già detto, il riconoscimento prestigioso all’IIS “Della Corte-Vanvitelli” di Status di Preparation Centre Ufficiale, rilasciato da Cambridge Assessment English.
Potremmo affermare, in sostanza, che la Dadnon ha bloccato il nostro desiderio di “volare alto” e che la nostra offerta formativa è in un trend in ascesa, anche se, come è evidente, ci associamo al desiderio dei tanti che sperano, appena sarà possibile farlo garantendo a tutti la necessaria sicurezza, di riaprire le aule ai propri studenti.
Una domanda finale: cosa farà da grande, ovviamente nella veste di dirigente scolastica dell’IIS “Della Corte Vanvitelli”? Per farla breve, ci dica qual è il suo sogno nel cassetto?
Ora più che mai bisogna sostenere i nostri ragazzi nell’acquisizione di una visione orientata al cambiamento, alla iniziativa, alla creatività, alla mobilità geografica e professionale, nonché all’assunzione di comportamenti socialmente responsabili che mettano gli studenti in grado di organizzare il proprio futuro tenendo conto dei processi in atto.
Penso sia proprio questo il mio sogno nel cassetto: riuscire a trasmettere alle nuove generazioni un atteggiamento aperto e rispettoso nei confronti delle diverse manifestazioni dell’espressione culturale, unitamente a un approccio etico e responsabile. Un atteggiamento di apertura per immaginare nuove possibilità di partecipare a esperienze di solidarietà e inclusività.
In sintesi: uno sguardo fiducioso, curioso ed entusiasta nei confronti del mondo e dei suoi ospiti.