Cava, intervista al sindaco Vincenzo Servalli: “Rispetto a qualche scelta di assessore, ora agirei diversamente”
A poche settimane dalle elezioni per il rinnovo del Parlamento Europeo e a un anno, ormai, dalle elezioni amministrative a Cava de’ Tirreni, abbiamo incontrato il sindaco Vincenzo Servalli per una lunga chiacchierata nel corso della quale sono stati affrontati numerosi argomenti e diverse problematiche che riguardano la cittadina metelliana.
Sindaco, lei si sta avvicinando alla fine del suo mandato. Siamo andati a rileggere alcune interviste che ci ha rilasciato in questi anni. In una lei ribadisce che la collaborazione dei cittadini è essenziale per il miglioramento della qualità della vita in città. Sicurezza, vivibilità e lotta al degrado sono problematiche ancora esistenti. Sono venuti meno i cittadini?
Per quanto riguarda il corretto conferimento dei rifiuti debbo constatare che non ci siamo. A fronte di una fetta significativa di concittadini che sono rispettosi delle regole, e per quanto noi ci sforziamo nei controlli c’è un’altra parte della città che ancora non rispetta le regole. Circa la sicurezza debbo dire che abbiamo fatto un significativo passo in avanti. E’ stata implementata la videosorveglianza ed oggi siamo in grado di controllare gli accessi alla città. Il prefetto di Salerno, Francesco Russo, sta dimostrando una particolare sensibilità a questa tematica, tant’è che ci ha proposto di allargare questo controllo anche alle strade provinciali.
Il grosso degli atti delinquenziali a Cava avviene nelle frazioni. Non sarebbe necessario un maggiore controllo in queste zone?
Voglio rimarcare un dato statistico che ai più sfugge: il numero di eventi delittuosi in città è in ribasso rispetto agli anni precedenti. Le Forze dell’Ordine presenti sul territorio stanno dando buona prova di efficienza con controlli frequenti e un lavoro costante d’intesa con in Prefetto e il Questore.
Riguardo l’inquinamento atmosferico c’è da constatare che alcune zone della città, soprattutto in determinate fasce orarie, sono invivibili. Si dovrebbe fare qualcosa riguardo la viabilità e la mobilità, ma anche il controllo.
Abbiamo due centraline che verificano lo stato di qualità dell’aria e debbo dire che più di una volta ha segnalato valori più alti rispetto a quelli previsti dalla legge. Sul fatto che bisogna organizzarsi meglio e fare di più non c’è dubbio. Sono problemi che ci trasciniamo da molti anni. L’Amministrazione di cui sono a capo ha cercato di dare qualche soluzione parziale e dei benefici ci sono stati nell’area sud della città con l’apertura delle rampe. Mi auguro di avere ulteriori benefici dall’apertura della galleria sotto il trincerone. Se nel tempo si riuscisse a realizza l’attraversamento definitivo di tutta la città sarebbe un grande risultato. Riguardo la zona di Pregiato, altra area nevralgica, lo voglio dire chiaramente: si deve realizzare il senso unico di marcia a via Luigi Ferrara e a via De Filippis, trovando delle valide soluzioni alternative al traffico. Stiamo lavorando in questa direzione. Nel mio secondo mandato la tematica ambientale assumerà il primo posto.
Per il secondo mandato sono previsti anche un nuovo piano del traffico e nuovi responsabili? Rispetto a quello della precedente Amministrazione, molto criticato, l’attuale Amministrazione non ha cambiato nulla.
Il punto di snodo per operare qualche miglioramento sulla viabilità era avere una visione d’insieme della città che vogliamo costruire nei prossimi anni. Oggi ce l’abbiamo grazie al PUC, per cui possiamo fare anche degli interventi sulla viabilità. Associato al piano del traffico vi è, in simbiosi, quello della sosta. E’ previsto un nuovo parcheggio in via Gramsci, a Pregiato, nell’area Metropark alla stazione e altre aree. C’è un’idea precisa di parcheggi che debbono stare intorno alla cinta della città per cercare di far respirare il centro. Preannuncio la presenza di una lista di chiara ispirazione ambientalista alle prossime elezioni da me capeggiata, visto che mi toccherà fare il secondo mandato.
Riguardo il sottovia veicolare del trincerone, a che punto stanno i lavori? In città si è diffusa la voce che è tutto fermo.
Assolutamente no. Si sta realizzando il parcheggio con 200 posti auto. Sono in fiduciosa attesa che nel giro di qualche mese verrà aperta la galleria che cambierà completamente l’accesso alla città da sud. Quel giorno si vedrà la realizzazione del primo pezzo del sottovia veicolare immaginato decenni fa.
In passato ha definito “anatra zoppa” il sottovia fin quando non lo si andrà a completare con il collegamento a via Randino. L’ha definito una pericolosa pista di go-kart. Ed è rimasta tale.
Alcuni interventi sono stati fatti e non mi riferisco soltanto ai semafori a chiamata installati da poche settimane, ma anche la segnaletica orizzontale, nella speranza di ottenere, e pare che ci stiamo riuscendo, la riduzione della velocità in quel tratto stradale.
Cittadella dello Sport e Palaeventi: qual è lo stato dell’arte per queste due strutture?
Per quanto riguarda la Cittadella dello Sport o, come tutti dicono, il Velodromo, a metà maggio uscirà il bando per la ricerca del soggetto gestore. I miei predecessori hanno immaginato, e solo quello hanno fatto in verità, delle opere da realizzare per la città, ma non si sono mai posti il problema della gestione. Il Complesso di San Giovanni, per fare un esempio, lo abbiamo completato con enorme sforzo nei tempi stabiliti, ma dopo ci siano dovuti accollare una gestione che il Comune, in realtà, non è in grado di sostenere. Se non mi fossi posto il problema della gestione del Palaeventi, i lavori sarebbero già cominciati. E’ stato il senso di responsabilità a farmi aspettare. Il bando dello scorso luglio è andato deserto perché erano previste progettazione, realizzazione e gestione. Sono venuti tanti che volevano progettare e realizzare, ma nessuno voleva gestire. Nelle prossime settimane prenderemo una decisione definitiva su come procedere per realizzare il nuovo bando del Palaeventi.
Segnaletica orizzontale e sicurezza stradale. Esiste un problema in città riguardo il pessimo stato delle strisce pedonali ed è sotto gli occhi di tutti i cittadini. Davvero il Comune è ridotto a non avere i soldi per comprare la vernice, o piuttosto si tratta di incuria e scarsa rilevanza data da chi dovrebbe provvedere nel garantire servizi basilari alla comunità?
Raccolgo l’osservazione che ritengo giusta e valida. Nelle prossime settimane la Polizia Municipale partirà con un programma di rifacimento delle strisce pedonali che sono effettivamente l’abc delle vita di una città. C’è un ritardo da parte nostra che dobbiamo colmare. I lavori di manutenzione stradale sono di competenza della Polizia Locale e seguono una ciclicità temporale che da tempo immemore segue certi tempi.
C’è dunque un grosso difetto di organizzazione alla base. Non si potrebbe porre mano a ciò?
Indubbiamente bisogna farlo.
Ex Manifattura Tabacchi, ex Co.Fi.Ma., ex Di Mauro, Casa Apicella, Villa Rende. Qual è la situazione di questi contenitori in disuso?
Dire che il nuovo PUC che abbiamo di recente adottato è la copia di quello del 2008 significa far prevalere la polemica politica sulla propria intelligenza. La Manifattura è l’emblema di questa mia affermazione perché la programmazione urbanistica che era in essere si centrava su due grandi progetti: il famoso serpentone della Manifattura e il progetto di riorganizzazione dell’ex Grafica Di Mauro. Sulla Manifattura abbiamo fatto una scelta di campo completamente diversa che va nella direzione ambientalista. Il PUC prevede che nella parte vecchia verrà insediata la nuova sede del Palazzo di Città, mentre nella parte retrostante verrà il più grande parco verde della regione Campania. I diritti edificatori che il privato ha su quell’area verranno trasferiti su altre aree di atterraggio che sono state già individuate. Abbiamo preferito ai 100 appartamenti un grande parco pubblico. E’ una differenza di scelta di campo. Non è la copia, dunque, ma la prosecuzione di un lavoro.
Per l’ex Di Mauro invece?
Per questo contenitore dismesso ci sarà un’asta a stretto giro. Il valore dell’immobile è sceso a 6 milioni di euro, l’auspicio è che un privato lo acquisti.
Co.Fi.Ma.: in più di un incontro ci ha detto che era vostra intenzione vendere l’area, ma a quanto pare nessuno la vuole…
Dirò di più, non è possibile mettere l’area nel piano delle alienazioni perché c’è una serie di questioni irrisolte dal punto di vista della giustizia amministrativa. E’ l’emblema di una scelta sbagliata. In futuro mi auguro che si possa vendere per ristorare le casse comunali da quel colpo che ebbero con l’acquisto.
Casa Apicella. I lavori sono ancora fermi per lo stop della Sovrintendenza?
No, è stato risolto e i lavori di riammodernamento della struttura sono in corso. Mi auguro che prima della fine della mia Amministrazione giungano a termine.
Dopo lo stop ai lavori causato dall’interdittiva antimafia alla ditta appaltatrice, siamo ora nella condizione di ultimare i lavori per un “pezzo” dell’edificio. Quindi la Casa della Musica, dove sarà trasferito il Liceo Musicale, è in via di completamento.
Nel programma elettorale del 2015 è scritto: “realizzazione di piste ciclabili e di spazi verdi attrezzati fruibili dalla popolazione sono obiettivi che possono essere raggiunti anche nel breve termine”. Ad oggi nessuno dei due punti è stato risolto. Le aree verdi sono in pessime condizioni con giostrine per bambini vandalizzate che non vedono da anni una sistemazione. C’era un progetto che prevedeva l’installazione di giostre per bambini disabili a S. Lucia per la fine del 2016, ma se ne sono perse le tracce. Non sono progetti faraonici da realizzare, ma migliorerebbero la qualità della vita.
L’Amministrazione ha le sue responsabilità e ci prendiamo questi legittimi rimbrotti. Faccio un appello, però, ai concittadini perché dobbiamo renderci tutti conto che gli spazi pubblici debbono essere trattati come se fossero casa nostra. Siamo stati costretti a chiudere alcuni bagni pubblici perché erano diventati luoghi di convegni amorosi. Ribadisco che l’Amministrazione si prende le sue colpe, è un limite che dobbiamo colmare.
Possiamo dire che per la scadenza del suo mandato elettorale vedremo qualche nuova giostrina per i piccoli cittadini cavesi?
Assolutamente sì.
Nel 2015 ci parlò di spending review e che ci stava lavorando il “Cottarelli” cavese, ovvero Alfonso Cesaro. Abbiamo perso le sue tracce nel frattempo.
E’ stato fatto un importante lavoro riguardo il personale che lavora al Comune di Cava che in questi anni è completamente cambiato. Il risparmio sta nel fatto che non tutti quelli che sono andati via sono stati sostituiti. Abbiamo stimato, gradualmente, a regime un risparmio sulla spesa del personale di circa 500/600 mila euro annui. Non abbiamo fatto tutto quello che immaginavamo di fare, ma dire che non è stato fatto un lavoro non corrisponde completamente al vero. L’anelito al risparmio lo abbiamo messo in tutto quello che abbiamo fatto.
Continuando il discorso della riorganizzazione degli uffici comunali, sono state fatte numerose assunzioni soprattutto per la quota delle categorie protette, mentre il maxi concorso è ancora in attesa. Sembra una situazione tra lo stallo e l’ingolfamento.
Non c’è stato predecessore negli ultimi tre o quattro mandati che ha fatto sulla dirigenza il lavoro che ha fatto l’Amministrazione Servalli. C’è stato un cambio alla dirigenza dei Servizi Sociali, abbiamo un nuovo Comandante della Polizia Municipale e c’è un nuovo dirigente ai tributi e all’igiene urbana.
Proprio su questa ultima figura ci sono state delle fortissime critiche perché tempo fa lei stesso disse che le casse comunali non erano in grado di sostenere le uscite per onorare lo stipendio annuo (a diversi zeri) di questo dirigente. Ora invece ha cambiato idea?
Dovevamo completare l’assetto del Comune che lamentava questo vuoto. Questa è una procedura prevista dalla norma che dice che quando c’è del personale pubblico va raccolto da quelle liste di mobilità.
Non si rischia di entrare in contenzioso con il Consorzio di Bacino dove il dirigente prestava servizio?
No, abbiamo fatto un piano di rientro rispetto a una situazione debitoria e le trattative sono andate in porto senza problemi. Abbiamo bisogno di presidiare l’area dei tributi e dell’igiene urbana perché sono quelle dalle quali dipende la sopravvivenza dell’Ente. Ritengo di poter dire che abbiamo fatto una riforma importante della macchina amministrativa del Comune come mai era stato fatto prima. Questo è un impegno che abbiamo radicalmente mantenuto. Per quanto riguarda il concorso sono in atto tutte le procedure. Purtroppo devo dire che solo per leggere tutte le domande c’è voluto un sacco di tempo.
E’ stato contratto un mutuo di circa 8 milioni di euro per far fronte a disavanzi di bilancio. Manca ossigeno alle casse comunali. Forse perché la messa a reddito del patrimonio comunale e l’attuazione del piano delle alienazioni di immobili comunali non stanno dando le risposte attese?
La norma nazionale prevede la possibilità di attingere delle risorse alla Cassa Depositi e Prestiti con la finalità di pagare i fornitori. Abbiamo voluto utilizzare questa opzione, come fanno molti altri Comuni, per dare un po’ di ossigeno all’economia locale.
La sua Amministrazione di fatto non ha avuto una forte e costante opposizione in Consiglio e di questo ne avete beneficiato. L’impressione, però, in alcuni frangenti è stata che non riusciate a tollerare critiche, consigli e segnalazioni, con qualche esternazione o incontinenza verbale da parte di qualcuno dei suoi collaboratori. La sinistra che si comporta in maniera intollerante non è un paradosso?
Il ruolo dell’opposizione è fondamentale per il meccanismo democratico. La mia percezione è che l’opposizione c’è, basti pensare al consigliere Marco Galdi che mi ha fatto oggetto di critiche sin dal giorno del mio insediamento. Quanto alle intolleranze di qualche mio collaboratore che qualche volta è andato oltre le righe mi scuso per questo comportamento e, anzi, invito in questo ultimo anno l’opposizione ad essere quanto più collaborativa possibile per la soluzione di qualche problema.
Cosa rifarebbe dell’operato portato avanti fino ad ora e cosa, invece, non farebbe più?
Manterrei uno stile semplice, sobrio, serio e di grande umiltà nel mio modo di rapportarmi con la città. Esco ancora a piedi, non ho il vigile che mi accompagna, non ho la macchina, né altri segni esteriori e demodé del potere. Non mi pronuncerei su date di inizio e fine lavori di opere pubbliche perché poi succede sempre qualcosa che fa rallentare e saltare i piani. Rispetto a qualche scelta, per esempio di qualche assessore che non ha dato buona prova di sé, agirei ora diversamente.
Confessiamo che diverse volte rimaniamo sorpresi da alcune sue reazioni eccessive sui social nelle quali si fa fatica a ritrovare il sindaco che conosciamo, soprattutto nei riguardi dell’opposizione e con terminologie non proprio consone. E’ tutta farina del suo sacco oppure c’è qualche collaboratore che opera, facendola poi trovare in difficoltà?
Nel 90% dei casi non sono io che rispondo. Questo problema che ha illustrato mi è capitato in qualche circostanza, tant’è che ho chiesto scusa e rettificato. Per me è impossibile stare quotidianamente sui social e seguire tutto il dibattito. Colgo l’occasione per scusarmi con tutti coloro che si sono ritenuti offesi da qualche reazione. Devo però dire che molto spesso nei miei confronti sono state utilizzate parole violente e immagini offensive della mia persona sottoponendomi a pubblico ludibrio. Per mesi sono stato tormentato, e anche la mia famiglia, da un anonimo sui social. Ritornando di nuovo a parlare dell’opposizione, faccio di nuovo un appello affinché si arrivi a un rapporto di collaborazione basato sulla verità. A volte leggo cose che mi lasciano perplesso.
Un’ultima domanda: quanto ci crede in Cava città della cultura 2022?
Con il professore Lamberti abbiamo fatto un’intesa puntuale. Il suo operato è frutto di un’intesa e una condivisione a monte. Condivido profondamente questo progetto, ambizioso ma non velleitario, sul quale dobbiamo lavorare intensamente.