scritto da Redazione Ulisseonline - 13 Febbraio 2015 08:20

In Italia si nasce sempre meno

Sono 509 mila le nascite nel 2014, cinquemila in meno rispetto al 2013, il livello minimo dall’Unità d’Italia. I morti sono 597 mila unità, circa quattromila in meno dell’anno precedente. A dirlo è l’Istat che, sul tema demografico, da molti altri dati significativi.

Il numero medio di figli per donna, infatti, è pari a 1,39, come nel 2013. L’età media al parto sale a 31,5 anni.

Calano, inoltre, le nascite da madri sia italiane sia straniere, con le prime che nel 2014 procreano 1,31 figli contro 1,97 delle seconde.

Un significativo calo della mortalità ha determinato un ulteriore aumento della speranza di vita alla nascita, giunta a 80,2 anni per gli uomini e a 84,9 anni per le donne. Per via del processo di convergenza della sopravvivenza maschile a quella femminile la differenza di genere è scesa a 4,7 anni.

Il saldo migratorio netto con l’estero è pari a +142 mila unità, corrispondente a un tasso del 2,3 per mille. Si tratta del valore minimo degli ultimi cinque anni.

Le iscrizioni dall’estero di individui di nazionalità estera sono 255 mila, mentre i rientri in patria degli italiani sono 26 mila. Le cancellazioni per l’estero riguardano 48 mila stranieri e 91 mila cittadini italiani. Il saldo migratorio con l’estero relativo ai soli cittadini stranieri ammonta a +207 mila mentre per gli italiani risulta negativo nella misura di 65 mila unità.

I trasferimenti di residenza intercomunali sono 1 milione 350 mila. Il Nord è interessato da un flusso netto di migranti interni dell’1 per mille, il Centro da uno pari allo 0,9. Nel Mezzogiorno si riscontra un tasso migratorio interno netto pari a -2,1 per mille residenti.

Nel 2014 la popolazione residente consegue un incremento demografico dello 0,4 per mille, il più basso degli ultimi dieci anni. In termini assoluti l’incremento è pari ad appena 26 mila unità in più, il che determina una popolazione totale di 60 milioni 808 mila residenti al 1° gennaio 2015.

Gli stranieri residenti in Italia al 1° gennaio 2015 sono 5 milioni 73 mila e rappresentano l’8,3% della popolazione residente totale. Rispetto al 1° gennaio 2014 si riscontra un incremento di 151 mila unità.

Regolarmente da un decennio si rileva una riduzione della popolazione di cittadinanza italiana, scesa a 55,7 milioni di residenti al 1° gennaio 2015. La perdita netta rispetto all’anno precedente è pari a 125 mila residenti.

Al 1° gennaio 2015 l’età media della popolazione ha raggiunto i 44,4 anni. La popolazione per grandi classi di età è così distribuita: 13,8% fino a 14 anni di età, 64,4% da 15 a 64 anni, 21,7% da 65 anni in su.

Rivista on line di politica, lavoro, impresa e società fondata e diretta da Pasquale Petrillo - Proprietà editoriale: Comunicazione & Territorio di Cava de' Tirreni, presieduta da Silvia Lamberti.

Una risposta a “In Italia si nasce sempre meno”

  1. 14,02,2015 – Questa è un altra conseguenza della crisi che stiamo attraversando. Chi sa quanto costa, e non solo economicamente, “crescere” un figlio, come fa a pensare di metterne al mondo? E dove sono le politiche a sostegno della famiglia? E dove prendere i quattrini se volessimo seriamente farle? La ignobile presa di posizione di un Mario Capanna, ex esponente dell’ultrasinistra di un tempo, ora beato e ben retribuito parlamentare regionale che, benché non abbia equamente contribuito, percepisce una lauta pensione e vitalizio dalla Regione Lombardia, che rifiuta di privarsi di un dieci % in favore delle fasce deboli, la dice lunga sul “sistema Italia” (vedi l’Arena di Giletti domenica 8 febbraio).

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