Il bilancio di Expo 2015: dietro il grande successo la voglia di riscatto del Paese
“La manifestazione, nei suoi mesi di presenza, è cresciuta in importanza e in forza attrattiva-simbolica. Ha saputo superare l’identità di mera kermesse internazionale, per incarnare la voglia la possibilità di riscatto che aleggia nelle viscere del nostro Paese”.
E’ quello che scrivono i ricercatori dell’istituto demoscopico SWG a conclusione del sondaggio di opinione sul bilancio che gli italiani fanno dell’Expo 2015.
“Expo -scrivono ancora- ha simboleggiato per molti la dimostrazione che anche l’Italia è capace di fare cose importanti e di successo”.
Insomma, il bilancio è positivo non solo per il numero dei biglietti venduti, ma anche per la convinzione maturata nell’intero Paese, ovvero si è affermato il sentimento di essere tornati a giocare in serie “A”.
E ciò, rileva SWG, avviene “dopo quasi un decennio grigio, in cui lungo il nostro Stivale si è parlato solo di crisi, d’imprese che falliscono e chiudono, di paura di perdere il lavoro, di incertezze economiche ed esistenziali, di tangenti e corruzioni…”.
D’altro canto, i numeri parlano chiaro.
Il 61% degli italiani oggi è convinto che ‘Expo sia stato un successo internazionale, mentre lo scorso febbraio, prima che venisse inaugurata, meno del 50% pensava che l’evento sarebbe potuto risultare un successo.
Il 70% degli intervistati pensa inoltre che sia stata un’occasione di eccellere, il 69% per creare un qualcosa di nuova e bello, il 65% di vivere emozioni e il 62% per creare maggiore armonia nel Paese.
E ancora: l’84% degli intervistati ritiene che nel complesso l’Expo sia stata un’esperienza positiva, mentre, tra quelli che l’hanno visitata, ritengono che la loro visita sia stata positiva per il 56% in regione dei padiglioni risultati assai interessanti, il 27%, invece, per la buona organizzazione, il 24% per l’istruttività della visita, il 23% per la promozione della produzione di cibo sostenibile.
Tra gli aspetti negativi dell’Esposizione universale di Milano vi è ovviamente, per il 58% degli intervistati, la troppa gente e quindi le troppe file, mentre solo per il 24% i padiglioni poco interessanti, quindi per il 23% si poteva porre di più l’accento sulla produzione di cibo sostenibile, infine, il 20% perché era tutto troppo caro.
In conclusione, per gli italiani, come evidenziano i ricercatori di SWG, “l’Expo è stato un buon evento per l’Italia e sarebbe utile non disperdere tale patrimonio in polemiche, gelosie e veleni, ma investirlo per dare più forza al futuro del Paese”.