Il tema socio-economico è al centro dell’attenzione dall’istituto demoscopico SWG, che questa settimana mette a confronto alcune rilevazioni sull’argomento compiute negli ultimi anni.
Utilizzando sempre il campione rappresentativo nazionale composto da 1.000 soggetti maggiorenni, SWG constata che a dicembre 2014 il 73% di questo campione si sente escluso dal contesto socio-economico nazionale, mentre solo il 27% è il numero degli intervistati che si sentono inclusi.
Appare evidente come la forbice tra inclusi e esclusi si è molto aperta in pochi anni, basti pensare che nel 2007, rispetto ad un’analoga rilevazione, il 51% degli intervistati si sentiva invece incluso nel tessuto socio-economico nazionale, superando così quanti, il 49%, si sentivano esclusi.
Poi, dalla rilevazione del 2009, in pratica con l’inizio dell’attuale crisi economica, quanti si sentono esclusi, 58%, cominciano a superare quelli che, al contrario, si sentono inclusi (42%) da un punto di vista socio-economico.
Un trend, quest’ultimo, costante nel tempo, fino a raggiungere il massimo divario tra inclusi e esclusi registrato alla fine dello scorso anno.
Altro trend oggetto di indagine da parte di SWG è la sensazione di sicurezza o di insicurezza avvertita dagli italiani, dove per sicurezza si intende qualcosa che va oltre il solo aspetto economico.
I risultati non cambiano di molto rispetto al precedente sondaggio. Il 71% degli intervistati, infatti, nella rilevazione dello scorso dicembre avvertiva insicurezza rispetto ad un 29% che si sentiva sicuro.
Anche in questo caso la forbice tra sicuri e insicuri si è molto allargata negli ultimi anni. Nel 2003, infatti, in un’analoga indagine, gli insicuri erano sempre in maggioranza, ma si attestavano al 55%, mentre quanti avvertivano sicurezza erano il 45%. Negli anni poi questa forbice si è costantemente allargata fino ad arrivare ai risultati di fine anno 2014. (foto Angelo Tortorella)