scritto da Redazione Ulisseonline - 05 Luglio 2018 13:22

Contratti a termini e voucher: ci sono “tensioni” nel governo

Braccio di ferro tra Lega e M5S su alcune norme del decreto dignità. Salvini chiede modifiche sui contratti a termine. Altro tema è quello della reintroduzione dei voucher.

L’obiettivo della Lega è quello di modificare il dl dignità in Parlamento. Lo ha detto chiaramente Salvini (“il Parlamento cercherà di renderlo più efficiente e più produttivo”), lo chiedono a gran voce ministri e sottosegretari del Carroccio. E non solo per quanto riguarda la reintroduzione dei voucher. Ma il partito di via Bellerio – colpito dalla vicenda dei fondi – sta valutando anche come rilanciare la sua azione.

Il perimetro è stretto, anche per la necessità sottolineata dal ministro dell’Economia Tria di evitare scossoni ai conti pubblici. Ma si sta studiando, spiega un ‘big’ della Lega, un dl omnibus sulla sicurezza da presentare entro l’estate in Consiglio dei ministri (intanto è stato firmato, ha riferito il Viminale, il decreto che dà il via alla sperimentazione del Taser, la pistola elettrica che sarà data in dotazione alle forze dell’ordine).

Un provvedimento che comprenda diverse misure legate alle battaglie del Carroccio. Tra l’altro e’ allo studio il blocco (con controlli a campione) delle navi che trasportano riso asiatico. In realtà, proprio in Consiglio dei ministri è arrivato, riferisce un ministro, l’invito da parte del premier Conte di non intasare la Camera e il Senato. Meglio poche leggi ma buone.

Invito poi reso esplicito anche dal responsabile per i Rapporti con il Parlamento, Fraccaro. “I rapporti tra Lega e M5s – sottolinea una fonte ministeriale del partito di via Bellerio – sono buoni, il problema è che c’è un pressing da parte dei deputati e dei senatori, soprattutto per quelli nuovi, per realizzare tutto e subito, invece serve aspettare”.

Il disegno fiscale della Lega per esempio dovrebbe approdare in Consiglio dei ministi solo a settembre. Riguarderà la fiscalità per le piccole e le medie imprese. Con una modifica dei regimi dei minimi e una flat tax più bassa legata ai giovani imprenditori. Per quanto riguarda i provvedimenti che arriveranno in Parlamento l’accordo tra M5s e Lega prevede l’approdo delle leggi ‘grilline’ dove il presidente di Commissione è targato Cinque stelle e l’arrivo di provvedimenti cari ai leghisti dove a presiedere l’organismo è un esponente del partito di via Bellerio. Intesa in vista anche nella partita delle deleghe per i sottosegretari (ci sarebbero da sciogliere solo i nodi riguardanti la Difesa e i Beni culturali). Ma la tensione è legata allo scontro sull’Inps (Di Maio ha difeso oggi Boeri) e alle modifiche sul dl dignità con Forza Italia che ha annunciato di voler smontare il provvedimento.

“Il Parlamento – ha sottolineato Di Maio – è sovrano. Se le modifiche vanno nell’ordine del miglioramento troveranno un dialogo, invece se si vogliono annacquare le norme che abbiamo scritto allora il M5S sarà un argine”. (fonte Confcommercio)

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