Consumi, quasi sei italiani su dieci hanno diminuito o annullato gli sprechi nel 2016
Dal ritorno in cucina degli avanzi ad una maggiore attenzione alla data di scadenza, ma anche la richiesta della family bag al ristorante e la spesa a chilometri zero dal campo alla tavola con prodotti piu’ freschi che durano di piu’ sono alcune delle strategie messe in atto da quasi sei italiani su dieci (58%) che nel 2016 hanno diminuito o annullato gli sprechi alimentari, secondo una indagine Coldiretti/Ixe’ divulgata in occasione della 4/a giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare promossa dal Ministero dell’Ambiente con la preparazione dei piatti anti spreco nel Mercato di Campagna Amica al Circo Massimo a Roma in via San Teodoro 74.
Nell’anno dell’’entrata in vigore della legge 166/16 sugli sprechi alimentari il 33% degli italiani secondo l’indagine Coldiretti/Ixe’ li ha diminuiti, mentre il 31% gli ha mantenuti costanti, il 25% gli ha addirittura annullati mentre solo il 7% dichiara di averli aumentati.
Nonostante questo il problema resta rilevate con lo spreco di cibo che nelle case degli italiani ammonta a circa 145 kg all’anno per famiglia secondo Waste Watcher.
Agli sprechi domestici che secondo la Coldiretti rappresentano in valore ben il 54% del totale vanno aggiunti quelli nella ristorazione (21%), nella distribuzione commerciale (15%), nell’agricoltura (8%) e nella trasformazione (2%) per un totale di oltre 16 miliardi in un anno.
“La nuova legge – continua la Coldiretti – vuole rafforzare il lavoro di contrasto allo spreco facendo crescere la consapevolezza dei consumatori rispetto alle abitudini alimentari, semplificando le donazioni per le aziende agricole, industriali e della distribuzione commerciale ma anche nella ristorazione che promuovendo l’utilizzo, da parte degli operatori nel settore della ristorazione, di contenitori riutilizzabili idonei a consentire ai clienti l’asporto degli avanzi di cibo, le cosiddette family bag”.
Un impegno che va ancora rafforzato in Italia dove secondo l’indagine Coldiretti/Ixe’ poco più di un italiano su tre (36%) quando esce dal ristorante porta a casa almeno talvolta gli avanzi con la cosiddetta “family bag”, ma una percentuale del 22% ritiene invece che sia da maleducati, da poveracci e volgare o si vergogna comunque a richiederla mentre il 18% degli italiani non lascia alcun avanzo quando va a mangiare fuori.
Chiedere di portare a casa il cibo avanzato quando si va a mangiare fuori è un comportamento molto diffuso in altri Paesi a partire dagli Stati Uniti dove – riferisce la Coldiretti – il cartoccio degli avanzi è una prassi consolidata per gli stessi Vip.
Sulle tavole degli italiani sono dunque tornati i piatti del giorno dopo come polpette, frittate, pizze farcite, ratatouille e macedonia. Ricette che non sono solo una ottima soluzione per non gettare nella spazzatura gli avanzi, ma aiutano anche a non far sparire tradizioni culinarie del passato secondo una usanza molto diffusa che ha dato origine a piatti diventati simbolo della cultura enogastronomica del territorio come la ribollita toscana, i canederli trentini, la pinza veneta o al sud la frittata di pasta. (fonte Coldiretti)