Cava, Lorena Iuliano: “Noi giovani abbiamo riavvicinato la gente alla politica”
Lorena Iuliano, 35 anni, è la prima donna chiamata a presiedere il Consiglio comunale metelliano. Cavese, avvocato, sposata, una figlia di due anni, Isabella, Lorena è una dei giovani che interpretano e concretizzano la “svolta buona” della nuova Amministrazione comunale targata Servalli. E’ in politica da sempre, da quando cioè fin da bambina seguiva ammaliata il papà Gianni, esponente di spicco del socialismo nella nostra provincia di questi ultimi trent’anni e che lo ha visto impegnato come Sindaco, amministratore provinciale e Senatore della Repubblica. Una passione politica, quindi, ereditata, ma coltivata oggi con grande dedizione e senso del dovere.
Al presidente Iuliano chiediamo, innanzi tutto, se all’indomani della sua elezione a consigliere le avessero detto che sarebbe diventata presidente del consiglio comunale, lei cosa avrebbe risposto?
“Io partirei da prima, dall’inizio di questa avventura. Infatti, quando mi è stato proposto un coinvolgimento in prima fila nel PD, ho pensato subito che mi sarei impegnata al massimo per la città e per quello in cui credo. Tutto ciò nell’ottica della vittoria del nostro progetto e del sindaco Servalli. Ciò che è venuto dopo, con l’elezione a Presidente del Consiglio comunale, è stato il frutto di un ottimo lavoro di squadra che oltretutto vede protagonisti tanti volti nuovi”.
E ora come si trova a sedere nello scranno più alto dell’assise cittadina?
“E’ un ruolo impegnativo e di grande responsabilità ma allo stesso tempo stimolante, che impone di essere imparziali e costantemente informati sulle vicende amministrative; in qualità di Presidente tra i miei compiti c’è quello di tutelare le prerogative di tutti i consiglieri e di garantire il buon andamento dei lavori del Consiglio e delle Commissioni consiliari. Ovviamente tutto ciò nel pieno rispetto dei Regolamenti e dello Statuto. In virtù di ciò, ad esempio, cerco di essere sempre presente ai lavori delle commissioni perché ritengo che siano fondamentali per il successivo approfondimento in Consiglio comunale”.
Una curiosità: qual è stato il ruolo o se preferisce quanto ha inciso l’esperienza politica vissuta da suo padre Gianni, per anni sindaco nonché senatore della repubblica, nella sua scelta di entrare in politica?
“Certamente mi sono appassionata alla politica grazie a lui, infatti, fin da piccola mi affascinava ascoltare i suoi comizi ammirando la sincera passione che ci metteva e che è rimasta immutata negli anni. Mi ha trasmesso dei valori di cui oggi faccio tesoro e che mi guideranno anche nello svolgimento del ruolo che rivesto attualmente”.
Lei è la prima donna a ricoprire questa importante carica a Cava, anche questo è un segnale della “svolta buona”?
“Sicuramente. Devo dire che ha influito il fatto che ci fosse una precisa scelta in tal senso: si voleva dare un chiaro segnale anche in questa direzione e conferire questo incarico ad una giovane è ancora più significativo”.
Il vice presidente del Consiglio Enzo Passa in una recente intervista rilasciata al nostro giornale ha dichiarato che l’attuale Consiglio presenta molti giovani inesperti, che però hanno il suo apprezzamento per essersi messi in gioco e ai quali augura buon lavoro perché avranno molto da fare. In merito qual è la sua opinione?
“E’ chiaro che per alcuni di noi questo percorso è iniziato con poca o nessuna esperienza politica alle spalle, ma questo, all’interno di una maggioranza fortemente coesa, non rappresenta un fattore pregiudizievole perché possiamo contare sul prezioso supporto di tanti esponenti più esperti dell’attuale Consiglio comunale. C’è il giusto mix per fare bene. Oltretutto, questa circostanza sta favorendo il riavvicinamento alla politica di tanti, non solo giovani, che si professavano disillusi; perciò sotto certi aspetti questo può anche essere un punto di forza”.
Particolarmente calda sembra la questione dell’ospedale, qual è la sua posizione in merito?
“Quella dell’ospedale è una questione molto delicata ed è tra le assolute priorità di questa Amministrazione, in primis del nostro sindaco. Pur tra mille difficoltà , dobbiamo insistere e cercare di trovare un sostegno anche da parte della Regione. L’Amministrazione sta facendo il possibile e continuerà a farlo col massimo impegno, cercando di dare una risposta ad un problema che va avanti da tempo, perché vogliamo per Cava un ospedale ed un pronto soccorso efficienti”.
Nell’ultimo consiglio comunale sono stati abbassati i costi della politica, è un primo passo verso una spending review che sta particolarmente a cuore alla vostra giunta? Al momento, però, più che altro siamo ai propositi, quand’è che si vedrà qualcosa di concreto per davvero?
“I buoni propositi stanno già diventando decisioni concrete. Posso citare quali esempi le modifiche apportate al regolamento che hanno consentito di rimodulare l’entità del fondo destinato ai gruppi consiliari, ora sensibilmente ridotto; abbiamo, inoltre, stabilito che la convocazione dei Consigli debba finalmente avvenire a mezzo p.e.c. (posta elettronica certificata) piuttosto che con i precedenti ed onerosi mezzi di notifica. Allo stesso tempo, siamo ben consci della necessità di dover intervenire sulla gestione dei rifiuti per conseguire risparmi significativi e rilevanti. C’è bisogno di rimboccarsi le maniche per risparmiare ma allo stesso tempo vogliamo garantire una migliore qualità ed una più ampia gamma di servizi offerti ai cittadini. Partendo dalle piccole cose si può arrivare a risultati rilevanti”.
Alcune delle accuse che l’opposizione muove alla maggioranza è che sta perdendo i finanziamenti, rinuncia a realizzare opere pubbliche e che viene venduto da un punto di visto mediatico l’ordinario per interventi straordinari. Qual è la sua opinione al riguardo?
“Il fatto che si vociferi che quest’amministrazione badi all’ordinario piuttosto che ai grandi progetti mi sembra una generalizzazione piuttosto priva di contenuti alla quale si può ribattere che purtroppo, nel passato, l’attenzione dedicata ai c.d. grandi progetti ha fatto perdere di vista i problemi reali della gente. La nuova amministrazione ha saggiamente definito le priorità guardando in prima battuta alle difficoltà che affliggono quotidianamente i cavesi. Dare una risposta concreta ed immediata significa porre le basi per compiere quei grandi passi che tutti vogliamo. Sostengo, ad esempio, la scelta del sindaco Servalli per quanto riguarda i lavori di piazza San Francesco, perché non c’erano i tempi tecnici e alla fine non saremmo riusciti neanche a mettere una mattonella, dunque, non si è perso alcun finanziamento”.
Immaginiamo che lei ha un’alta opinione del sindaco Servalli. Da un punto di visto politico, ma anche da quello umano, quali aggettivi utilizzerebbe per definirne pregi e difetti?
“Lo definirei, in modo simpatico, il “sindaco anti-panico”, nel senso che ha sempre una parola risolutiva e di conforto per ogni situazione problematica, e non perde mai la calma. Ciò detto, dico che è una persona perbene, umile, pacata, che sa relazionarsi in modo costruttivo con l’opposizione, e queste qualità sono state prontamente percepite e premiate dai cittadini”.
Qual è il voto che darebbe all’attività della giunta in questi primi mesi, e perché?
“Otto, perché l’Amministrazione Servalli sta lavorando tanto e bene, ma siamo tutti consci che ci attendono sfide importanti che vogliamo raccogliere nell’interesse precipuo dei nostri concittadini e per questo alla fine della consiliatura avremo raggiunto il dieci in pagella.”.
E del Consiglio cosa ci dice in termini di qualità e decoro istituzionale? E’ difficile dirigerlo, i consiglieri, anche di opposizione, l’aiutano o, al contrario, cercano di metterla in difficoltà?
“Chi siede in minoranza ha il compito di vigilare sull’operato di chi amministra, di dare suggerimenti e di contribuire a prendere le decisioni. Talvolta il confronto può avere toni più accesi, l’importante è non perdere mai di vista l’interesse della collettività. Ad oggi l’unico richiamo che nel corso delle sedute consiliari sono costretta a muovere sistematicamente ai miei colleghi consiglieri, sia di maggioranza che di opposizione, è quello di ridurre i tempi degli interventi in linea con quanto previsto dal regolamento ed al fine di non rallentare i lavori del Consiglio”.
Questo Consiglio è migliore o peggiore della città che lo ha espresso?
“Citando Aristotele dico che “ogni popolo ha il governo che si merita”, Aggiungo che i cavesi hanno potuto valutare attentamente le proposte elettorali ed hanno scelto quella che ritenevano migliore. Ora sta a noi dimostrare coi fatti che non si sono assolutamente sbagliati”.
Cosa c’è dietro l’angolo per Lorena Iuliano? Magari seguirà le orme di papà nella politica provinciale e nazionale?
“Per me è un auspicio, mi piacerebbe continuare ad avere un ruolo attivo in politica, ma se ciò non dovesse avvenire non sarà un problema: ho una professione nella quale metto altrettanta passione ed impegno”.