Cava de’ Tirreni, sul calo demografico lettera al nostro Direttore dell’architetto Eugenio Tenneriello: “Una delle cause è la difficoltà che le giovani coppie hanno nel reperire l’abitazione in cui vivere”
Dobbiamo prendere atto che da diversi decenni la pianificazione urbanistica, di competenza comunale, è sfuggita dal controllo politico ed è stata orientata quasi dai tecnici pianificatori, incaricati verso norme più restrittive rispetto a quelle imposte dal legislatore regionale
Riceviamo e pubblichiamo
Stimato Direttore,
sto seguendo con interesse la preoccupante diminuzione dei residenti stabili nella nostra città. Senza entrare nel merito di articolati e complessi ragionamenti che hanno portato a ciò, personalmente ritengo che una delle cause è la difficoltà che le giovani coppie hanno nel reperire l’abitazione in cui vivere (in locazione e in affitto).
Tralasciando gli effetti della dannata legge regionale del P.U.T. che limita notevolmente l’incremento dei nuovi vani da costruire nella nostra città, dobbiamo prendere atto che da diversi decenni la pianificazione urbanistica, di competenza comunale, è sfuggita dal controllo politico ed è stata orientata quasi dai tecnici pianificatori, incaricati verso norme più restrittive rispetto a quelle imposte dal legislatore regionale.
Un esempio, sono i Piani di Recupero nei centri storici (zone A) del centro cittadino e delle frazioni. Questi dovrebbero tutelare prevalentemente gli elementi architettonici e storici di elevato pregio. Ad esempio, non sono rari i casi di edifici profondamente alterati nel tempo che ormai, di storico, conservano solo piccoli elementi architettonici (portali, archi, volte), dove però il vincolo è stato esteso a tutto il fabbricato, impedendo interventi di reale riqualificazione e valorizzazione del patrimonio storico culturale. Tale vincolistica comunale esasperata, spesso scoraggia acquisti di tali immobili creando una fisiologica diminuzione dell’offerta sul mercato immobiliare.
Un paradosso è che il legislatore regionale ha varato leggi che cercano di diminuire il consumo del suolo consentendo ad esempio la trasformazione di sottotetti in abitazioni e le riqualificazioni urbanistiche di aree edificate; La strumentazione urbanistica comunale delle zone A, che disciplina gli interventi edilizi nei vari centri storici delle frazioni, ne impedisce molte volte l’applicazione senza una reale motivazione concreta se non per il gusto sadico di cristallizzare il tutto.
“Dalla fine dell’amministrazione Gravagnuolo è mancata una concreta visione politica dello sviluppo urbanistico della nostra città”
Nella redazione del Piano Urbanistico Comunale, il precedente sindaco Gravagnuolo aveva ben compreso “politicamente” la strategia da adottare. Aveva fattivamente coinvolto i cittadini cavesi e gli imprenditori a presentare delle proposte con i “Documenti di Orientamento Strategici” i cui contenuti sono stati quasi del tutto ignorati politicamente dai successivi Sindaci. Dalla fine dell’amministrazione Gravagnuolo è mancata una concreta visione politica dello sviluppo urbanistico della nostra città. Sono state spese importanti somme e ci siamo trovati un Piano Urbanistico Comunale ricco di fantasiose denominazioni, concetti filosofici e una paralisi edilizia maggiore rispetto al precedente Piano Regolato Generale.
“Stendiamo un velo pietoso sui suoli assegnati alle cooperative edilizie, che a distanza di diversi anni, nonostante i continui solleciti, le stesse non riescono a far concludere le procedure di competenza del Comune”
Stendiamo un velo pietoso sui suoli assegnati alle cooperative edilizie, che a distanza di diversi anni, nonostante i continui solleciti, le stesse non riescono a far concludere le procedure di competenza del Comune per poter essere messe in condizione di edificare gli alloggi sociali!
“La carenza di dipendenti comunali è indiscutibile, ma questo non può essere l’alibi politico per tutte le inefficienze!”
Egregio Direttore, che ci sia una carenza di dipendenti comunali è indiscutibile, ma questo non può essere l’alibi politico per tutte le inefficienze! Il nostro Comune è la più grande azienda della città. Nelle aziende private, un buon amministratore anche in carenza di personale, organizza in base alle priorità il proprio organico cambiando le mansioni previa formazione.
Al Comune di Cava de’ Tirreni si vedono trasferimenti di personale senza alcuna programmazione e formazione. I lettori devono percepire la non colpevolezza dei dipendenti comunali, ma se gli uffici non riescono ad assolvere alle necessità dei cittadini, la causa è ben altra.
architetto Eugenio Tenneriello