Cava de’ Tirreni, nota dell’avv. Marco Senatore: “L’assessore-cireneo Armando Lamberti e il programma natalizio che non c’è”
La verità è che come cavesi c’è solo da vergognarsi per l’ennesima riprova della incapacità dell’attuale Amministrazione di programmare
Riceviamo e pubblichiamo
Caro Assessore alla Cultura Ti scrivo… così mi distraggo un po’.
Diciamo così. Giusto per non mettersi a piangere dall’avvilimento. Ebbene, ieri ho visto l’intervista concessa alla televisione locale dall’assessore alla cultura del Comune di Cava de’ Tirreni Armando Lamberti, preceduta dalla presentazione della redattrice del servizio che preannunciava un ricco e mirabolante cartello di eventi natalizi.
Incuriosito, ho continuato ad ascoltare, sperando di potermi appuntare qualche evento interessante cui partecipare nelle prossime festività.
Alla fine dell’intervista, purtroppo, ho dovuto constatare la mia delusione unitamente all’evidente disagio del nostro assessore alla cultura non solo per il notevole ritardo della presentazione e inizio degli eventi natalizi ma, soprattutto, per la pochezza, o meglio dire per l’imbarazzante scarsità e la pochezza qualitativa, se non addirittura la totale irrilevanza degli stessi.
In poche parole, come diceva il comico Albanese, siamo al cospetto di “una disperazione cosmica”.
L’unica frase ripetuta più volte dall’assessore è stata “sono previsti concerti, con quintetti, quartetti, mostre, presentazioni di libri e coinvolgimento delle scuole”.
Questo è il calendario degli eventi della seconda città della provincia di Salerno?
Se non fosse per gli istituti scolastici metelliani, cui va un sincero plauso, che con il loro fattivo contributo riescono a dare un minimo di dignità al programma natalizio, e per il concerto dell’orchestra Ucraina, ci troveremmo al cospetto del vuoto o meglio del nulla assoluto.
Addirittura, e non so con quale coraggio, si è organizzata una prossima conferenza stampa per la presentazione di un programma di eventi… Definirli tali è a dir poco surreale e grottesco. Siamo ad un livello inferiore a quello di un paesino dell’Aspromonte, senza offesa alla bellezza naturalistica di quei territori e alla dignità della gente calabra.
La verità è che come cavesi c’è solo da vergognarsi per l’ennesima riprova della incapacità dell’attuale Amministrazione di programmare, quindi coinvolgere, valorizzare e coordinare il meglio della cultura e dell’associazionismo cavese, ma anche nel porsi in sinergia con i commercianti, del centro storico in particolare, al fine di predisporre un cartellone natalizio degno di questo nome oltre a luminarie più adeguate per quanto all’insegna della sobrietà.
Vorrà dire che quest’anno ci toccherà partecipare agli eventi organizzati dai tanti Comuni viciniori, più piccoli del nostro, ma assai più vivaci e attivi grazie ai loro amministratori, che hanno predisposto cartelloni assai più interessanti sotto tutti i punti di vista.
Certo è che anche in questo frangente non si può non prendere atto di come la nostra città sia in caduta libera.
Peccato. E che tristezza. Come mi ha suggerito un’amica, ormai stiamo tornando precipitosamente indietro nel tempo, rischiamo di essere non più la città dei portici, ma delle palafitte… e sotto le palafitte le strisce blu di Metellia.
Fino a quando la nostra città potrà sopportare questa continua retrocessione turistica, culturale, economica e civile? Fino a quando noi cavesi potremo inermi tollerare lo scempio devastante e costante di una città abbandonata a sé stessa, senza un presente e peggio ancora priva di una prospettiva futura? Fino a quando consentiremo che l’immagine della nostra città, tuttora apprezzata all’esterno, sia irrimediabilmente deturpata da tanta insipienza amministrativa e politica?
Caro assessore Lamberti, nonostante tutto, Le sono umanamente vicino. Capisco lo sforzo che sta facendo per cercare di rimediare in qualche modo ai guasti ed ai guai di un Comune ormai prossimo alla bancarotta, ma non crede che anche lei, come l’intera Amministrazione comunale, stia abusando della pazienza dei cavesi?
Insomma, con tutto il rispetto e l’affetto, ma con quale coraggio vuole aprire il sipario di un cartellone di eventi natalizi così misero come quello che è stato costretto ad approntare? Non le sembra che, per la sua personale dignità e per il prestigio del suo ruolo di apprezzato accademico, sia ormai maturo il tempo di rassegnare le dimissioni dalla carica assessorile, ponendo così fine alle mortificazioni che deve patire sui social dai cittadini cavesi sempre più inviperiti dalla pochezza dell’Amministrazione di cui fa parte?
Se ne faccia un ragione. Molli gli ormeggi, lasci Servalli e soci al loro destino. E’ del tutto inutile e deleterio soprattutto per lei continuare a fare il cireneo.
L’auspicio, comunque, è che il sipario cali definitivamente sul sindaco Servalli e tutta la sua Amministrazione. Prima questo avverrà, meglio sarà per una città bellissima, invidiata ovunque, che rischia di essere irrimediabilmente sfigurata da una desolante sciatteria politico-amministrativa mai vista prima a Palazzo di Città.
Il Coordinatore Provinciale di Meridione Nazionale
avv. Marco Senatore